Parla la cognata di Guerinoni
«Ho un ricordo struggente di Yara»

Abita in una via stretta in pieno centro storico a Brembate Sopra, il suo nome è Aurora Zanni. È la cognata di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno che si ritiene ormai con certezza il padre del presunto assassino di Yara.

Aurora Zanni è la cognata di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno che si ritiene ormai con certezza il padre del presunto assassino di Yara.

Ma Aurora Zanni è anche la madre di Damiano Guerinoni, il giovane frequentatore della discoteca da cui nel 2011 partì la famosa pista del dna, quando la polizia, dopo aver scoperto somiglianze fra il suo profilo genetico e quello del killer, decise di «mappare» tutto il suo ceppo familiare, defunti compresi, arrivando fino a Gorno e alla tomba di Giuseppe Guerinoni. Tutto è insomma partito da qui, anche se l’epilogo di questa vicenda sembra ancora lontano.

Ora c’è stata la conferma: l’autista di Gorno è il padre di «Ignoto 1» al 99,99999987 per cento. Incontriamo Aurora Zanni davanti alla porta della sua abitazione, di ritorno da una passeggiata in paese con il suo cagnolino. «Senza aver nessuna colpa siamo stati coinvolti nelle indagini», si sfoga Aurora». Ricordando Yara si emoziona e i suoi occhi si fanno lucidi. Sì, perché in questa vicenda, oltre a quella del dna, c’è un’altra coincidenza: Aurora Zanni per diversi anni aveva lavorato come collaboratrice domestica nella casa di Maura e Fulvio Gambirasio.

«Ho un ricordo struggente di quella bimba che amava la ginnastica ritmica, mi chiedeva di guardarla quando ballava e faceva le capriole, sempre con il sorriso», racconta con voce tremante. «I bambini di Maura mi volevano bene e il rapporto con i genitori era splendido. Incontro anche adesso Maura, senza però parlare di Yara, cerchiamo di parlare del presente, dei figli, del lavoro e della salute. Ma il ricordo di quella bimba è oramai indelebile nel mio cuore».

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