L'arte di Balljana a Cracovia
Una statua per Papa Wojtyla

Da scultore del vento a scultore dei papi. Carlo Balljana, l'artista di Sernaglia della Battaglia (Treviso) che ha al suo attivo svariate opere collocate in chiese ed edifici religiosi della Bergamasca, ha ultimato una nuova imponente scultura dedicata a Giovanni Paolo II, intitolata «Il vento della speranza». Il monumento per Wojtyla verrà collocato nella Piazza di Arka Pana, davanti alla Cattedrale della Madonna Regina della Polonia, a Cracovia. Alta due metri, la statua verrà benedetta dal card. Stanislaw Dziwisz, per trent'anni segretario di Karol Wojtyla, il prossimo 16 ottobre alle ore 17,30. L'opera, voluta dallo stesso porporato, vuol ricordare il 31° anniversario dall'elezione al pontificato.

Nell'occasione è stato curato un libro scritto in polacco e tradotto in italiano, della casa editrice Edizioni Diffusione Arte di Palermo, con la prefazione del cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, con scritti del cardinale arcivescovo metropolita di Cracovia Stanislaw Dziwisz, del critico e storico dell'arte Vittorio Sgarbi, Domenico Montalto e Sandro Serradifalco giornalista dell'Avvenire.

Dal testo critico di Vittorio Sgarbi

«Non certo è facile, per un artista del nostro tempo, cimentarsi col monumento, il più civile, storicamente, ma anche il più scabroso dei generi scultorei».

«Quando ho saputo che Carlo Balljana doveva realizzare una statua monumentale di Giovanni Paolo II (...) ho pensato che si trattava di una sfida particolarmente impegnativa (...). Devo dire, a opera finita, che certi timori si sono dimostrati eccessivi. Niente di retorico, niente di arrogante in questa figura che incede solenne, ma agile e bonaria, riuscendo a far coincidere perfettamente l'umanità, la presenza, anche fisica, di Karol Wojtyla, e la missione pastorale, la guida spirituale di Giovanni Paolo II. Ci viene incontro, papa Wojtyla, ad abbracciarci, col sorriso in bocca, schietto, sincero, come era in vita, la mano benedicente, già abbassata, in maniera irrituale, perfino impacciata, ma spontanea, si sta conformando al gesto dell'altra, aperta, invitante, non ponendo più fremo a uno slancio in avanti che è del cuore non meno che del corpo».

«Nella riuscita della sintesi fra l'uomo e il pontefice, gioca un ruolo fondamentale, anche in senso simbolico, il vento, elemento peculiare della scultura di Balljana. Il vento alita, alleggerisce le masse (...). Viene in mente quanto il vento fece da protagonista nel funerale di Wojtyla (...). Girava le pagine del Vangelo».

«Questo Giovanni Paolo II, figlio del vento, grande uomo prima ancora che grande pontefice, non è di Balljana, è già di Cracovia, è già di tutti».

Emanuele Roncalli

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