Allevi e il suo «Love» al Creberg
L’appuntamento è per il 14 aprile

A quattro anni dal Disco di Platino «Alien» e dopo l’esperienza sinfonica dell’album «Sunrise», contenente il Concerto per Violino e Orchestra in Fa minore, Giovanni Allevi è tornato al pianoforte solo con un nuovo progetto e un titolo che è una vera e propria affermazione d’amore nei confronti dell’esistenza.

È «Love», un viaggio nell’anima per tornare ad amare il mondo. Anticipato dai singoli My family e Loving You, il nono album di studio dell’artista, su etichetta Bizart/Sony Music, è l’ultima tappa di un percorso di crescita artistica e umana del compositore, pianista e direttore d’orchestra, che ha già ottenuto numerosi riconoscimenti nella sua ventennale carriera.

Allevi (nella foto Fabio Lovino) sarà al Creberg Teatro martedì 14 aprile alle ore 21. Prezzi: primo settore 44 euro, secondo settore 39 euro e terzo settore 34 euro. I biglietti si possono acquistare sul circuito Ticketone, alla biglietteria del Creberg Teatro e negli uffici di Ente Fiera Promoberg.

Registrato al Sae Institute di Milano, polo universitario all’avanguardia per la produzione audio-video in Europa, l’album rappresenta uno stato dell’arte per la registrazione del pianoforte, grazie a un bilanciamento di massimo equilibrio tra la componente dell’acustica della stanza, la preparazione del pianoforte e la studiata dislocazione dello stesso ai fini di una ripresa microfonica naturale. «Un suono morbido eppure potente, mai aspro e con una ricca estensione in bassa frequenza, per un’esperienza d’ascolto estremamente appagante», afferma Ian Jones, ingegnere del suono agli Abbey Road Studios di Londra, dove è stato masterizzato il disco.

«Love» contiene tredici tracce, tredici pagine di un diario musicale autentico, sincero e fortemente emotivo, che raccontano l’amore nelle sue molteplici forme. Ed ecco l’amore romantico in Loving you, quello quotidiano in Come with me, quello fisico in Lovers, l’amore struggente in Asian Eyes, quello sublime in Amor sacro, quello per le persone più care in My family e La stanza dei giochi, l’estasi d’amore di Yuzen, l’amore per le cose semplici di Sweetie pie, e per quelle apparentemente più complicate in It doesn’t work, quello per sé - che è anche il più difficile - de L’Albatros (ispirato alla poesia di Baudelaire) e per i lati più complessi della propria personalità, The other side of me, fino ad arrivare al cosmico desiderio di libertà di Asteroid 111561 (dal nome dell’asteroide che la NASA ha recentemente dedicato al compositore).

Ma «Love» è anche e soprattutto una dichiarazione d’amore per il suo pubblico che da oltre venti anni lo segue con costante affetto. Anche per questo, per la prima volta nella sua carriera, Allevi nella fase finale della lavorazione dell’album ha voluto con sé anche i suoi fan, invitandoli ad entrare in studio di registrazione e rendendoli partecipi così in prima persona della musica che stava nascendo. L’album ha una doppia versione, in cd e in vinile, disponibili su Ibs, Amazon, Feltrinelli e Mondadori e su tutte le piattaforme digitali.

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