Comuni fragilità e forti speranze
Il «3C» s’interroga sul tema della cura

«Tempo per la cura, cura per il tempo: comuni fragilità, forti speranze, adultità viaggianti» è la traccia dell’anno culturale della scuola Caterina Cittadini di Ponte San Pietro, in collaborazione con l’associazione Caterina e Giuditta Cittadini onlus di Bergamo e l’Agesc, genitori e scuole cattoliche.

Si tratta di proposte di formazione, aggiornamento e dibattito con personalità in ambito culturale, ecclesiale, politico e sociale. Una linea lungo la quale si articoleranno le riflessioni proposte nel corso di tutta l’iniziativa, «la cura per il tempo, il tempo per la cura». Visibili come viandanti nella pioggia o invisibili come angeli esitanti, le multiformi fragilità che rivelano fremiti e silenzi dell’umanità contemporanea, segnalano incerte debolezze di esseri umani o disvelanti bellezze? Sotto l’argilla accidiosa che devasta i cuori, il fremito di fragilità nascoste chiama alla cura di ciò che è prezioso e vulnerabile. E chiede tempo che generi senso della speranza, educhi alla solidarietà che accoglie. Rinnovi parole che parlino «con» e non solo «di».

Le ferite su corpi, su anime, su persone sociali sono fibre dolenti che attraversano le frontiere materiali, immateriali, relazionali dell’essere di ciascuno di noi, pronunciano parole ambivalenti e aperte, scoprono ombre solide o radure improvvise, lontananze che si fanno vicinanze, legno inerte che si fa fuoco nel contatto. E il desiderio di stelle lontane diventa seme da conservare, pane da condividere, ascolto da aprire, emozioni includenti: cura per il tempo, tempo per la cura.

Questo il calendario dei percorsi, che sarà aperto il 16 gennaio alle 20,45, nella scuola Maria Regina a Bergamo, in via Curie, da uno spettacolo di DisanDance. Lo spettacolo, che ha debuttato nel recente festival «In necessità virtù», presenta in scena tre danzatori professionisti e sei persone con disabilità che raccontano una storia di contrasti. C’è il contrasto tra il loro modo di abitare il corpo. C’è la traduzione di queste fisicità in forme danzate o quasi immobili, a raffigurare emozioni dell’esperienza umana: la gioia, la paura, la rabbia, la tristezza. C’è il contrasto di immagini e rapporti: un bruco che diviene farfalla; un burattino e il suo mangiafuoco… Ogni atto scenico è un atto di vita. Lo spostamento di un pezzo nella partita in corso con la morte. L’imperfezione genera bellezza, la danza rivela la vita, la cura eterna il tempo.

Il prossimo incontro del Percorso A («Per educare un bambino serve un intero villaggio: dalla comunità all’alleanza») si tiene giovedì 15 gennaio, quindi il 22 gennaio. Gli incontri si tengono alle 20,45 nella scuola materna Cittadini a Curno, curati da Marco Ubiali, dell’Università di Bergamo. Il Percorso B («Attese, allarmi, conferme, coevoluzioni: padri, madri, adulti di fronte alle difficoltà di figlie/i in età scolare»), alle 20,45 nella scuola Cittadini a Ponte San Pietro, si terrà il 23 gennaio, il 30 gennaio e il 6 febbraio, condotto dallo psicoterapeuta Mattia Maggioni.

Il Percorso C («Laboratorio: arte domanda, ascolto attivo e lettura della comunicazione non verbale») si terrà il 14, 20, 28 febbraio e il 7, 14, 18 marzo alternativamente dalle 9,30 alle 12 e dalle 18,30 alle 21 nella scuola Cittadini di Ponte San Pietro, condotto da Federico Olivati, della Società Noeformazione. Il Percorso D («Esperienze a fior di pelle. Il corpo sa tutto») si terrà il 19 e 24 febbraio e il 3, 17, 24 marzo alle 20,45 nella scuola Cittadini di Ponte San Pietro, condotto da Clara Luiselli, educatrice museale della Gamec.

Il Percorso E («Tempo e tempi dell’educazione»), alle 20,45 nella scuola dei Giuseppini a Valbrembo, prevede la proiezione del film «Momo», il 25 febbraio, e due incontri il 5 marzo, con Ivo Lizzola, dell’Università di Bergamo, e l’11 marzo, con la dirigente scolastica Marta Rota.

Il Percorso F («Etty cuore pulsante»), alle 20,45 nella scuola Maria Regina a Bergamo, prevede incontri il 12 e il 24 marzo, condotti da Fulvio Manara, dell’Università di Bergamo.

Il Percorso G («Educare tra sconfinamenti e sicurezze: consapevolezze dell’oltre e risorse dell’autostima»), alle 20,45 nell’istituto delle Sacramentine a Bergamo, via Sant’Antonino, prevede incontri il 27 febbraio, il 6 e il 13 marzo.

Il Percorso H («Re-sistere: narrare la vita, testimoniare la speranza»), alle 20,45 nella scuola Maria Regina a Bergamo, si terrà il 10, 17, 24 aprile.

Il Percorso I («Nutrire il corpo, alimentare l’anima»), alle 20,45 nella scuola Cittadini a Ponte San Pietro, si terrà il 13, 16, 26 aprile. Il 3 marzo alle 20,45, nell’auditorium di Locate di Ponte San Pietro, si terrà un incontro-laboratorio. Il 15 maggio alle 15, nella scuola Maria Regina a Bergamo, sarà inaugurata la mostra «Storia e memoria: un percorso dentro e attorno alla Prima guerra mondiale». I percorsi si chiuderanno il 22 maggio, alle 21 al Centro Congressi, con uno spettacolo di danza e con l’intervista-dialogo tra Simona Atzori e Ivo Lizzola. Le proposte sono aperte a tutti.

Per informazioni: [email protected], www.scuolacaterinacittadini.it

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