«Frances Ha» 4 giorni a Lab 80
Capolavoro del cinema indipendente

Ultimo lavoro del regista statunitense Noah Baumbach, «Frances Ha» è stato definito da Quentin Tarantino «uno dei migliori film degli ultimi anni»: viene proiettato da Lab 80, in anteprima all’Auditorium di piazza Libertà, da giovedì 25 a domenica 28 settembre, alle 21.

Ultimo lavoro del regista statunitense Noah Baumbach, «Frances Ha» è stato definito da Quentin Tarantino «uno dei migliori film degli ultimi anni»: viene proiettato da Lab 80, in anteprima all’Auditorium di piazza Libertà, da giovedì 25 a domenica 28 settembre, alle 21.

Il film, una commedia drammatica, racconta di Frances, giovane donna scanzonata che vive a New York ma non ha un vero appartamento, che è un’aspirante ballerina ma non fa veramente parte della compagnia con cui danza. La sua migliore amica, Sophie, è per lei un’altra se stessa «con capelli differenti», ma quando Sophie conosce Patch e si trasferisce da lui, Frances è costretta ad imparare a badare a se stessa e deve farlo da sola.

Greta Gerwig, attrice protagonista, dopo il successo di Greenberg si offre di nuovo all’obiettivo di Baumbach (che è stato diverse volte anche co-sceneggiatore di Wes Anderson) mostrando la sua eccezionale quotidianità, in una storia metropolitana sospesa tra atmosfere alla Woody Allen e ambizioni da palcoscenico alla Flashdance.

La sceneggiatura è densa di ironie della sorte e il bianco e nero, accompagnato da scelte musicali che vanno da Bach a David Bowie, aggiunge una prospettiva romantica e atemporale che si adatta alla perfezione a questo ritratto di una ragazza di oggi, che è però anche un personaggio. Perché sa quello che vuole ma semplicemente, e suo malgrado, non ce l’ha: non ha il talento per danzare nella compagnia di ballo né il potere di impedire alla sua migliore amica di innamorarsi e andarsene. Eppure vive con innata gioia, senza pigrizia, supplendo da sola alle sue stesse continue goffaggini.

Noah Baumbach torna dunque a lavorare con Greta Gerwig, nel frattempo divenuta la musa del cinema indipendente e cosiddetto mumblecore (movimento del cinema indipendente americano nato dopo il 2000), e realizza questo piccolo gioiello, leggero, pudico e pieno di vita, anche quando fotografa il fallimento.

«Un piccolo grande film sincero e arguto - ha scritto sul Fatto Quotidiano il blogger Francesco Di Brigida -. Un lavoro con una protagonista e un autore che meritano di essere seguiti perché finora ce ne hanno fatte vedere delle belle». Per vedere il trailer del film clicca qui . Il costo dell’ingresso è di 6 euro per il biglietto intero, 5 con le riduzioni e 4 per i soci Lab 80.

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