Quasimodo, l’album di famiglia
Cento immagini a Treviglio

Un album fotografico di Salvatore Quasimodo e famiglia, una mostra di cento fotografie messe a disposizione dal figlio del poeta, Alessandro. L’evento si apre oggi, alle ore 16 a Treviglio, presso l’Auditorium del Centro civico, ingresso Largo Marinai d’Italia.

Ognuno sta solo sul cuor della terra/ trafitto da un raggio di Sole:/ ed è subito sera»; «Vento a Tindari»; «Ai quindici di Piazzale Loreto»: bagaglio diffuso di quasi tutti gli italiani che abbiano frequentato una scuola secondaria.

Chi, ora, magari sulla scorta di quel patrimonio di memorie scolastiche, sia curioso di conoscere anche una storia per immagini, un album fotografico di Salvatore Quasimodo e famiglia, potrà visitare una mostra di cento fotografie messe a disposizione dal figlio del poeta, Alessandro.

Oggi, alle ore 16 a Treviglio, presso l’Auditorium del Centro civico, ingresso Largo Marinai d’Italia, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori del primo Concorso letterario Città di Treviglio; subito poi, dalle ore 17, nella Sala Crociera, verrà inaugurata la mostra fotografica «Salvatore Quasimodo: operaio di sogni», che rimarrà aperta fino a domenica 15 giugno. Si tratta - dicono Elio Massimino e Silvia Bianchera, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’Associazione Malala di Treviglio, che organizza la manifestazione - di una collezione di circa 100 ritratti che ripercorrono tutta la vita del poeta, dall’infanzia in Sicilia fino agli anni della notorietà internazionale, offerti in visione al pubblico per la seconda volta in assoluto. È «un regalo» che Alessandro Quasimodo «ha voluto fare alla nostra città a cui si sente legato».

Il figlio del poeta, ricordiamo, attore teatrale, cinematografico e televisivo, ha recitato all’inaugurazione del «Filodrammatici» dopo l’ultimo restauro. Lo scorso 28 maggio, ancora, sempre ospite dell’Associazione, ha portato alla Sala della Bcc di Treviglio il suo recital e presentato il libro «Il fuoco tra le dita»: una raccolta, a sua cura, di scritti della madre, la danzatrice, attrice, poetessa Maria Cumani.

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