Viaggio musicale in Mongolia
alla chiesetta di Valpiana

La musica di Hosoo Transmongolia si potrà ascoltare domenica pomeriggio e sera, alle 16 alla chiesetta di Valpiana, sopra Gandino, e alle 21 in paese, nel chiostro di Santa Maria ad Ruviales (inizio ore 21; ingresso libero), come ultimo appuntamento di «Andar per musica».

Danga Khosbayar «Hosoo» da alcuni anni è alla testa di Hosoo Transmongolia, una delle formazioni più importanti della musica tradizionale della Mongolia.

Maestro del canto difonico gutturale, coi suoi musicisti arriva dai Monti Altai, dalla parte occidentale della sua terra, canta e suona strumenti come il violino ed il violoncello a testa di cavallo e propone un viaggio musicale nell’immensa prateria mongola dove persone e cammelli innalzano al cielo lo stesso lamento.

La musica di Hosoo Transmongolia si potrà ascoltare domenica pomeriggio e sera, alle 16 alla chiesetta di Valpiana, sopra Gandino, e alle 21 in paese, nel chiostro di Santa Maria ad Ruviales (inizio ore 21; ingresso libero), come ultimo appuntamento di «Andar per musica». Riecheggia il soffio del vento, lo zoccolio dei cavalli che attraversano il deserto dei Gobi, le onomatopee dei paesaggi naturali di un territorio aspro e incontaminato. Lì la musica è rimasta quella da sempre, protetta dagli uomini e dalla stessa natura.

«I Mongoli si occupano di caccia e allevamento – spiega Hosoo –, per questo hanno spesso a che fare con gli elementi e la violenza della natura, con la quale restano strettamente collegati. Per questo trattano la natura in maniera estremamente rispettosa, con grande deferenza. Considerano sacri terre, monti, fiumi e vivono in un’infinita armonia con la natura stessa».

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