Ciclabili in città: i progetti sotto la lente
La zona ospedale, Loreto e Lounguelo

Frammentate, da pensare e realizzare, forti però di un piano pensato nel 2015 e da realizzarsi in 10 anni. Sono le piste ciclabili di Bergamo, raccolte in un unico progetto, il Biciplan, che definisce una serie di indirizzi strategici: sarà il Comune a trasformarli in realtà, creando così un’unica grande pista ciclabile.

La nostra rivista green «eco.bergamo» ha verificato in sella alla mountain bike di Simone Masper per capire quale sarà il futuro. Il viaggio inizia dalla zona ovest della città, quella che vede come punto di riferimento il nuovo ospedale e i collegamenti con il parco della Trucca, Loreto, Longuelo e Villaggio Sposi. La partenza è dal rondò che porta in via King, davanti all’ospedale: il tratto fino al passaggio a livello è di recente realizzazione.

Già qui i primi dubbi. Tutto dipenderà dalla costruzione della stazione ferroviaria, con un sottopasso stradale che sarebbe poi utilizzato per il nuovo tratto che prosegue verso il rondò di via Carducci, per sorpassare la Briantea e immettersi verso il confine tra Loreto e San Paolo.

Il video del nostro viaggio con Simone Masper

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/ciclabili-a-bergamo-che-pista-sara-la-zona-ospedale-loreto-e-longuelo_1031762_44/


Tratta per tratta i punti critici
L’obbligatorio attraversamento tra viale Curie e via Goethe fa sorgere qualche dubbio sulla sicurezza; poi ci si dovrà collegare a Loreto attraverso la pista già presente e che prosegue a ridosso della Briantea.
Qui c’è il punto più delicato: la realizzazione di un doppio tunnel, che interessa anche la ferrovia, per sbucare lungo un anello di ciclabile a nord del Papa Giovanni XXIII, nella zona della futura fermata ferroviaria e in prossimità di un nuovo albergo. L’opera sicuramente non sarà realizzata quest’anno.

Passerella rivalutata

Ci spostiamo nuovamente verso ovest, attraversando Longuelo: mancano brevi tratti per collegare tutto il quartiere. Arriviamo a un altro punto chiave, non a caso segnalato come tratta primaria: il punto d’incontro, all’altezza del rondò Locatelli, tra il breve tratto che porta al Polaresco, quello da Loreto e quello che arriverà al Giovanni XXIII attraverso la corsia parallela alla Sp 342, immersa nel verde. Il progetto prevede la rivalutazione della passerella già presente, poi un passaggio a fianco del residence Polaresco, scendendo quindi verso l’ospedale attraverso un percorso che sarebbe l’ideale tra i campi, prima di arrivare al rondò di via Brambilla.


L’anello a nord

Per completare l’anello attorno all’ospedale sarebbe forse utile riutilizzare e allungare il tratto già presente a ridosso dei parcheggi, che consente di tornare al punto di partenza.

Ripartendo dalla zona sud ecco le due vie possibili, entrambe in parte già tracciate: quella del Villaggio Sposi e quella che, passando per il parco della Trucca, conduce al confine con Treviolo.

E i collegamenti coi paesi vicini? Oltre a Treviolo, c’è quello con Curno previsto all’altezza del rondò sulla Sp342 /via Failoni; poi quello che sarà realizzato per primo, con Curno, lungo la Briantea fino al Centro Zebra e che dovrebbe diventare realtà nel 2018.

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