Lavanderia Fontanella a S. Pellegrino:
«Costretti a chiudere i battenti»

A settembre la Lavanderia Industriale «Fontanella» srl di San Pellegrino Terme, storica impresa del settore, cesserà la sua attività. E a restare senza un posto di lavoro saranno tutti i circa 45 lavoratori attualmente in organico. La notizia è circolata nei giorni scorsi tra i clienti della Lavanderia Fontanella (alberghi, ristoranti, ma anche strutture medico ospedaliere e case di riposo sparsi un po' su tutto il territorio lombardo) che si sono visti recapitare una «circolare informativa» datata 4 agosto con la quale i responsabili della società brembana annunciano di la decisione «dopo 46 anni di onorata attività».

Una decisione, da quanto si apprende dalla lettera inviata ai clienti non legata a particolari difficoltà contingenti di mercato: la società «sarà costretta a chiudere» si legge «lasciando senza occupazione circa 45 persone». Una chiusura «sicuramente non voluta ma subita», conseguenza, come è riportato nella lettera, «di un accertamento riguardo ad un'incongruità relativa agli studi di settore dell'anno 2004, per una differenza di imposta di circa 300 mila euro che si sono trasformati con sanzioni, interessi e commissioni in 1,15 milioni di euro circa».

Come spiega ancora la circolare informativa della società, «a fronte di tale accertamento basato meramente sui calcoli derivanti dall'applicazione degli studi di settore» la società ha «presentato ricorso nell'ottobre 2009» senza però «ancora ricevuto alcun esito». Nel contempo, «Equitalia (in qualità di cessionaria del credito da parte dell'Agenzia delle entrate Ndr) ci chiede di provvedere al pagamento delle rate provvisorie in attesa di giudizio (che noi ovviamente dato l'importo ed il momento che tutti stiamo vivendo non siamo in grado di pagare).

Ecco dunque che Equitalia - riporta ancora la lettera della società brembana - ha dato corso al pignoramento anche dei crediti presso i nostri clienti, costringendoci quindi alla chiusura». Da qui l'indicazione che «a far data 1 settembre 2010» la società non sarà «più in grado di offrire il servizio fino ad oggi effettuato». Motivazioni e futuro sono descritti tutti in quelle poche righe. Dalla società ufficialmente non vogliono rilasciare alcuna dichiarazione.

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