Il Pd con Riva e Gandi:
«Atto grave da condannare»

«È un atto molto grave che condanniamo fermamente»: commenta così i fatti di Treviglio ed il lancio di uova e petardi all'indirizzo della sede Cisl da parte di manifestanti Fiom-Cgil il segretario provinciale del Pd, Gabriele Riva. «Si tratta di atti che nulla hanno in comune con quella cultura democratica del dialogo e del rispetto reciproco che ispira il nostro partito, come il suo stesso nome attesta. Esprimiamo, quindi, la piena solidarietà del Pd nei riguardi della Cisl, colpita da una manifestazione di intolleranza che dovrebbe essere condannata da tutti i soggetti politici e associativi».

«La speranza – continua Riva – è che tale episodio, che auspichiamo non si ripeta, non comprometta quel clima unitario che sino a oggi ha caratterizzato i rapporti fra le Confederazioni sindacali a Bergamo».

«Il legittimo dibattito che può accompagnare le scelte relative al sistema di contrattazione – aggiunge Sergio Gandi, responsabile lavoro Pd – non può mai sfociare in episodi di vera e propria intolleranza, che finiscono con il produrre effetti, in termini di isolamento e marginalizzazione, esattamente contrari alle intenzioni di chi li commette».

«Diversamente da quanto qualcuno ha affermato, la responsabilità di quanto accaduto è riconducibile soltanto a chi ha promosso o non ha gestito la manifestazione. Le opinioni difformi ed anche le proteste devono essere espresse entro limiti precisi che non possono oltrepassarsi».

«Non possiamo tacere, però - concludono Gandi e Riva – circa l'atteggiamento del Ministro Sacconi, che, in maniera ipocrita e per fini solo strumentali, prima fomenta un clima di divisione del fronte sindacale e di critica pregiudiziale di alcune organizzazioni, salvo poi accorgersi che questa azione rischia di produrre effetti nocivi per tutto il sistema e pericolosamente degenerativi. E' il momento di rasserenare il clima e ricominciare a discutere, chiudendo questa parentesi non certo edificante».

E il parlamentare del Pd Giovanni Sanga - dopo aver confermato di aver scritto ai responsabili Cisl di Bergamo e Treviglio, Piccinini e Catalano per esprimere la sua solidarietà - ha sottolineato che «in un momento di già grave tensione sociale occorre abbassare e non alzare i toni, perché c'è il rischio di una degenerazione che non si sa dove potrebbe portare. La responsabilità è della politica, che deve trovare con urgenza risposte ai problemi dei lavoratori e delle famiglie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA