«Meno fisco per il lavoro»
Bergamo in prima fila a Roma

Dieci pullman completi, con oltre 600 persone, si recheranno da Bergamo a Roma il 9 ottobre, per partecipare alla manifestazione indetta da Cisl e Uil per chiedere una nuova politica fiscale al governo.

Dieci pullman completi, con oltre 600 persone, si recheranno da Bergamo a Roma il 9 ottobre, per partecipare alla manifestazione indetta da Cisl e Uil per chiedere una nuova politica fiscale al governo. «La più grande manifestazione sindacale degli ultimi tempi – hanno detto in conferenza stampa Ferdinando Piccinini e Marco Cicerone, segretari generale dei due sindacati di Bergamo - ha un obiettivo ambizioso quanto atteso: la riforma integrale della fiscalità, meno sprechi, più investimenti sul lavoro per dar vita a una nuova e vera occupazione».

Una grande partecipazione da parte degli iscritti bergamaschi, che partiranno verso la mezzanotte tra venerdì e sabato e rientreranno in serata dopo la manifestazione. «Le nostre richieste - spiegano Piccinini e Cicerone - costituiscono una piattaforma attuabile, che non intende essere un atto di sostegno nei confronti della politica, ma piuttosto una proposta concreta per un cambiamento necessario. È una manifestazione sotto il segno dell'autonomia, che è un forte richiamo al senso di responsabilità di tutti. Tra l'altro organizzata di sabato per non pesare sulle buste paga di lavoratori già colpiti duramente dalla crisi».

Il progetto sindacale si articola in una serie di punti, nella quale spicca la proposta di diminuire il peso dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, attraverso la riduzione delle attuali aliquote, in particolar modo della prima e della terza, portandole rispettivamente al 20% e al 36%.

Poi, Cisl e Uil chiedono l'innalzamento dell'imposta sostitutiva sulle rendite finanziarie al 20%, con l'esclusione dei soli Titoli di Stato, così come l'abbassamento allo stesso livello dell'aliquota sugli interessi dei depositi bancari (oggi fissata al 27%), tradizionale fonte di risparmio per i meno abbienti; interventi sulla non tax area e sulle fasce di reddito più basse. Infine, Cisl e Uil considerano la lotta all'evasione fiscale la priorità nazionale.

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