Ipsa di Albano, sfratto rinviato:
tavolo in Provincia, con sciopero

Alla Ipsa di Albano c'è un po' di sollievo, seppur temporaneo, per l'ottenimento del rinvio dello sfratto. Ma anche una forte preoccupazione per i destini di un'azienda che per ora resta nel silenzio. Lo dicono i sindacati, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Rsu.

Alla Ipsa di Albano c'è un po' di sollievo, seppur temporaneo, per l'ottenimento del rinvio dello sfratto. Ma anche una forte preoccupazione per i destini di un'azienda che per ora resta nel silenzio. Lo dicono i sindacati, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Rsu.


È quanto emerso dall'assemblea dei lavoratori. Lo sfratto è stato rinviato all'inizio di marzo: nell'azienda metameccanica, dove al lavoro ci sono 45 persone, ora l'attesa è tutta per la convocazione del tavolo istituzionale in Provincia a Bergamo, prevista per lunedì prossimo, 6 febbraio.

L'assemblea dei lavoratori ha proclamato, proprio per quella data, in contemporanea con il confronto, uno sciopero di 4 ore con un presidio in via Tasso, davanti alla sede della Provincia.

«Sono grandi i sacrifici che i lavoratori rimasti in forza alla Ipsa hanno fatto in questi anni e soprattutto negli ultimi mesi - continuano i sindacati - . La paura ora è che tutti questi sacrifici diventino inutili. La richiesta forte che facciamo all'azienda è quella che il prossimo incontro istituzionale del 6 febbraio con gli attori dell'intricata vicenda non sia l'ennesimo incontro inutile ma sia proficuo su tutti i fronti, in particolare rispetto ai tempi del trasferimento nella nuova sede dichiarata dall'azienda, al piano industriale, al piano di rientro di tutti i crediti lavorativi e alle indicazioni in merito ai lavoratori attualmente in cassa integrazione a zero ore».

«Nel frattempo - continuano - chiediamo che entro la fine di questa settimana vengano pagati gli stipendi arretrati di novembre e dicembre: siamo disposti a revocare lo sciopero se entro la fine della settimana dovesse essere saldato quanto dovuto».

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