Novem, confermati gli esuberi
Mobilità per 117 lavoratori

Ad oggi «non è prevista l'acquisizione di nuove piattaforme tecnicamente producibili a Bagnatica nei prossimi 4 anni», dunque vengono confermati i 117 esuberi annunciati con l'apertura della procedura di mobilità alla Novem di Bagnatica.

Ad oggi «non è prevista l'acquisizione di nuove piattaforme tecnicamente producibili a Bagnatica nei prossimi 4 anni», dunque vengono confermati i 117 esuberi annunciati con l'apertura della procedura di mobilità alla Novem Car Interior Design spa.

È quanto è stato comunicato venerdì mattina 16 marzo durante l'incontro (attesissimo) tra il responsabile degli stabilimenti del gruppo Novem, Jurgen Theobald, la direzione aziendale, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e le Rsu dello stabilimento di Bagnatica, riuniti nella sede di Confindustria di Bergamo.

«È stata data conferma degli esuberi nello stabilimento di Bagnatica, che pur produce con qualità e affidabilità elevate e che, è stato ripetuto oggi, dispone di diverse tecnologie produttive che lo rendono completo dal punto di vista della fattibilità produttiva. Dunque qui, considerata l'attuale visibilità degli ordini per i prossimi 4 anni, si continuerà a produrre con le piattaforme installate» dicono Ivan Comotti della Fillea Cgil e Gabriele Mazzoleni della Filca-Cisl di Bergamo.

«Da parte nostra, avendo compreso nei dettagli la situazione di gruppo e il piano industriale, abbiamo affermato di non condividere la scelta aziendale. La delegazione sindacale ha espresso forte preoccupazione per l'impatto sociale che si produrrà sui redditi dei lavoratori e a maggior ragione abbiamo sottolineato di nuovo come sia indispensabile attuare un ammortizzatore sociale come i contratti di solidarietà che consentano di gestire per i prossimi 4 anni questo calo produttivo».

«Abbiamo, poi, espresso la raccomandazione che il gruppo dirigente Novem non sia una propaggine dei grandi gruppi di produttori di auto (accettando di produrre la componentistica dove questi grandi gruppi decidono) ma che sia autonomo nell'allocare le produzioni. Il rischio di impresa lo esercita anche mettendo in campo le relative autonomie. Abbiamo chiesto, inoltre, che il gruppo Novem tenga nella giusta considerazione lo stabilimento di Bagnatica per la professionalità dei suoi lavoratori e per le sue caratteristiche produttive: che il gruppo lo faccia spostando qui le produzioni future dei prototipi che Novem sta sviluppando. Abbiamo, infine, chiesto che il tavolo di relazione odierno non venga chiuso ma sia aggiornato al marzo 2013, o anche prima, in relazione ad ordinativi che potrebbero arrivare».

È stato anche comunicato al responsabile di gruppo che le organizzazioni sindacali hanno chiesto l'attivazione del Cae (il Comitato aziendale europeo) con l'obiettivo di avere un'unica sede dove discutere delle strategie industriali e delle loro conseguenze sociali. «L'azienda ci ha risposto di aver sempre tenuto in considerazione lo stabilimento di Bagnatica (a suo dire lo dimostrerebbe la presenza delle attuali 8 linee produttive) - continuano Mazzoleni e Comotti -. Ha anche affermato che, se si verificheranno le condizioni giuste, valuterà attentamente le allocazioni produttive. Inoltre ha dato la propria disponibilità ad aggiornare il tavolo anche a 6 mesi da oggi e per fare il punto della situazione verso fine anno».

A sostegno della vertenza ora sono in programma:
- il 23 marzo, alle ore 11, l'incontro con l'Assessore al Lavoro della Provincia di Bergamo, Enrico Zucchi. In contemporanea si terrà un presidio dei lavoratori davanti alla sede dell'Assessorato;
- il 26 marzo, dalle ore 13 alle 15, l'assemblea dei lavoratori dell'unità produttiva di Bagnatica (da definire se all'interno o all'esterno dello stabilimento) con i consiglieri provinciali, regionali e i parlamentari delle varie forze politiche elette in provincia e con i Segretari locali di partito.

«Siamo in attesa che l'azienda risponda alle nostre osservazioni avanzate nell'ambito dell'obbligo dell'esame congiunto della procedura di mobilità, per valutare compiutamente tutti gli aspetti della complessa vertenza e per decidere insieme ai lavoratori come proseguire la trattativa» concludono Comotti e Mazzoleni.

Quella che si chiude oggi è stata una settimana particolarmente delicata per la vertenza Novem: lunedì scorso il Prefetto di Bergamo Camillo Andreana ha ricevuto le Rsu, i sindacalisti di Fillea-Cgil e Filca-Cisl e i due sindaci Claudio Rossi di Brusaporto e Primo Magli di Bagnatica, che hanno consegnato le delibere approvate durante i Consigli Comunali aperti dei giorni scorsi (nei due testi vengono sostenute le istanze dei lavoratori e si prevede, compatibilmente con le risorse del bilanci comunali, un'integrazione al reddito per i dipendenti residenti).

Martedì, invece, si è svolto il faccia a faccia tra Direzione e i sindacati. In quella sede sono emersi alcuni elementi nuovi: l'azienda si è resa disponibile a ricorrere agli ammortizzatori sociali proponendo la Cassa integrazione guadagni straordinaria e ad attivare una procedura di mobilità nella quale entrino i lavoratori che approdano alla pensione o che non si oppongano all'ingresso in mobilità.

La direzione Novem ha anche parlato della definizione del «sostegno al reddito» dei lavoratori durante il periodo di attivazione dell'ammortizzatore sociale e degli «incentivi all'esodo», oltre che della definizione di un Piano di supporto alla ricollocazione dei lavoratori con corsi di formazione mirati, outplacement, per cogliere opportunità lavorative.

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