Ubi Banca, nel primo trimestre
utile netto in crescita +63,1%

Ubi Banca ha chiuso il primo trimestre del 2012 con un utile netto di 105,4 milioni, in crescita del 63,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. Al netto delle partite non ricorrenti, il risultato migliora del 47,2% a 95,1 milioni.

Ubi Banca ha chiuso il primo trimestre del 2012 con un utile netto di 105,4 milioni, in crescita del 63,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. Al netto delle partite non ricorrenti, il risultato migliora del 47,2% a 95,1 milioni. I proventi operativi si sono attestati a 933,8 milioni (+8,3%), con margine di interesse a 517,3 milioni (-1,9%) e commissioni nette a 299 milioni (+2,6%).

Decisamente positivo il risultato netto dell'attività finanziaria, balzato a 94 milioni da 14,6. In calo dell'1,1% gli oneri operativi, a 588,9 milioni, per un rapporto cost/income al 63%. Quanto agli aggregati patrimoniali, il core tier 1 è salito al 9,01% dall'8,56% di fine 2011 ed è quindi già superiore alla soglia del 9% fissata come target dall'Eba.

Nel dettaglio, Ubi sottolinea che «in termini di fabbisogno Eba rimane da colmare un importo sostanzialmente pari al mark to market dei titoli italiani in portafoglio al 30 settembre 2011».

Per soddisfare anche questo requisito, Ubi conta sulla «validazione del modello avanzato sui rischi di credito corporate e operativi attesa entro il 30 giugno 2012, l'autofinanziamento del secondo trimestre dell'anno e ulteriori azioni di deleveraging e di ottimizzazione delle attività ponderate per il rischio già parzialmente effettuate dopo la chiusura del primo trimestre 2012».

Il gruppo ribadisce inoltre che «un eventuale fabbisogno residuale potrà essere colmato mediante parziale ricorso al prestito obbligazionario convertibile in essere». Il coefficiente tier 1, da parte sua, è salito al 9,44% dal 9,09% e il total capital al 13,88% dal 13,5%. Tornando all'analisti del conto economico, il risultato della gestione operativa è migliorato del 29,2% a 344,9 milioni. Le rettifiche su crediti sono aumentate del 24,5% a 131,2 milioni, per un costo del credito annualizzato di 54 punti base (41 pb nel primo trimestre 2011). L'utile lordo è salito del 38,6% a 207,6 milioni, mentre le imposte si sono attestate a 95,1 milioni, per un tax rate sceso al 45,82% dal 51,37%. Quanto agli aggregati patrimoniali, i crediti verso la clientela sono scesi a 97,1 miliardi dai 99,7 di fine 2011 e dai 102,7 di marzo 2011, anche «a fronte della debolezza della domanda in un contesto di generalizzato peggioramento dell'economia reale».

La raccolta diretta si attesta a 99,4 miliardi (da 102,8 e 104,8), mentre quella indiretta è pari a 72,4 miliardi (da 72,1 e 78). - Ubi Banca stima che nel 2012, «anche sulla base dei risultati conseguiti nel primo trimestre e a fattori economici invariati» registrerà «un miglioramento dell'utile al netto delle poste non ricorrenti rispetto al 2011». E' quanto si legge nel comunicato sui conti trimestrali. L'istituto avverte, in ogni caso, che «le previsioni di evoluzione della gestione devono rimanere caute dato il contesto economico e le costrizioni regolamentari».

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