Progetto Banca Popolare-Aspan
Insieme per il pane a «km zero»

La Banca Popolare di Bergamo ha accettato con entusiasmo di condividere con Aspan Panificatori Bergamaschi un progetto che sostiene ancora una volta il territorio bergamasco tramite la spinta alla produzione e al consumo del nostro pane a «km zero».

Il radicamento sul territorio è sempre stato l'elemento principale che ha caratterizzato la Banca Popolare di Bergamo, tale impegno non è stato mai disgiunto da quello, molteplice e meritorio, profuso in campo sociale e umanitario, ecco perché giovedì 28 giugno la Banca ha accettato con entusiasmo di condividere con Aspan Panificatori Bergamaschi questo progetto che sostiene ancora una volta il territorio bergamasco tramite la spinta alla produzione ed al consumo del nostro pane a «km zero».

Il pane a km zero è prodotto grazie a una filiera corta e trasparente in ogni suo passaggio, con materia prima del territorio, riaffermando così il legame tra il cibo e l'ambiente, con massima sicurezza e qualità alimentare, che diventa garanzia per gli agricoltori e per i consumatori, ma anche per gli stessi artigiani del pane che in questo modo possono rafforzare ancora di più il legame di fiducia con la gente che ogni giorno acquista un alimento considerato simbolo della tavola, un prodotto senz'altro sano e certificato.

Per poter avviare questo progetto si sono presi accordi con gli agricoltori per la coltivazione di circa 330 ettari di terreni a grano tenero nella provincia di Bergamo, grano panificabile e di qualità altamente superiore la cui farina potrà essere disponibile per ottobre 2012, questa verrà commercializzata tra lo stesso mese di ottobre e marzo 2013, per una produzione di pane che si aggirerà intorno ai 20 mila quintali.

Numeri sanz'altro importanti per un progetto di alta visibilità ed interesse, ma è solo l'inizio, perché l'idea è quella di crescere ed impegnarsi sempre di più nel tempo. Aspan e Banca Popolare di Bergamo sono affiancati da partner di eccezione quali la Provincia, la Camera di Commercio, Confagricoltura, Coldiretti, Fogalco, Slow Food, che hanno condiviso un progetto economico e promozionale trasversale, avente come obiettivo portare sulle tavole dei consumatori un pane di farine locali, esaltando l'abilità artigiana dei panificatori bergamaschi e garantendo ai produttori agricoli un riconoscimento alla loro professionalità.

Una tale iniziativa non poteva esimersi dall'impegnarsi anche dal punto di vista etico e solidale, perciò si è deciso di coinvolgere Cesvi, un'organizzazione laica ed indipendente che opera per la solidarietà mondiale aiutando le popolazioni diseredate a causa del sottosviluppo, delle guerre, delle calamità ambientali, destinandogli un centesimo di euro ogni chilo di farina che verrà acquistata.

Nello specifico, con i contributi ricevuto da questo progetto, verranno realizzati 30 vivai da piante da frutta nel Nord Uganda a sostegno necessità alimentari e con formazione sul posto alla gestione di tali appezzamenti.

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