Licenziamenti, un'estate rovente:
già 1.300 in più rispetto al 2011

A Bergamo continuano a crescere i licenziamenti: sono già 5.692 dall'inizio dell'anno i lavoratori costretti alla mobilità, rispetto ai 4.381 del 2011, con un balzo del 30%. È quanto emerge dall'elaborazione di Cisl Lombardia su dati Inps.

A Bergamo continuano a crescere i licenziamenti: rispetto allo stesso periodo del 2011 sono già 5.692 dall'inizio dell'anno i lavoratori costretti alla mobilità, rispetto ai 4.381 del 2011, con un balzo del 30%. È quanto emerge dall'elaborazione di Cisl Lombardia su dati Inps.

Gran parte dei casi riguardano le aziende sotto i 15 dipendenti (lista 236), che hanno ormai superato quota 4.000 (4.098 per la precisione), con picchi trai 600 e i 700 nei primi tre mesi dell'anno (a luglio sono stati 531); mentre quelli delle grandi aziende (lista 223) sono 1.594 (con un picco di oltre 300 mobilità nei mesi di gennaio e maggio).

Una situazione che continua ad essere molto critica e che non accenna a diminuire: anzi, proprio luglio, ultimo mese di rilevamento, risulta quello con una maggiore forbice rispetto alla situazione di un anno fa: si è infatti passati da 518 a 789 lavoratori bergamaschi licenziati, con una crescita del 52% (il precedente picco negativo era dello scorso gennaio con un +50%).

Complessivamente, nei primi 7 mesi dell'anno, l'incremento del 30% dei licenziamenti a Bergamo costituisce uno dei parziali più negativi a livello regionale (la media lombarda è +22%).

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 2 agosto

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