Le tute blu della Fiom-Cgil
scioperano il 5 in Lombardia

Le tute blu lombarde della Fiom-Cgil scenderanno in piazza, questa settimana, «per la democrazia, per un contratto vero, per l'occupazione e il reddito e contro l'accordo separato tra Fim, Uilm e Federmeccanic»”. In Lombardia l'astensione mercoledì 5 dicembre.

Le tute blu lombarde della Fiom-Cgil scenderanno in piazza, questa settimana, «per la democrazia, per un contratto vero, per l'occupazione e il reddito e contro l'accordo separato tra Fim, Uilm e Federmeccanic»”. In Lombardia l'astensione al lavoro è proclamata per mercoledì 5 dicembre (in altre regioni la mobilitazione sarà il giorno successivo): in quella giornata si terrà una manifestazione regionale a Milano a partire dalle ore 9.30 in Porta Venezia.

Il comizio si svolgerà, poi, in piazza Duomo con gli interventi di Mirco Rota, segretario regionale della Fiom-Cgil Lombardia, di Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia, e di Maurizio Landini, segretario generale nazionale della Fiom-Cgil. Per raggiungere la manifestazione regionale da Bergamo partiranno 7 bus da diverse parti della provincia (in allegato, il dettaglio di orari e luoghi di partenza).

«Torniamo in piazza in primo luogo contro una Federmeccanica che esclude la Fiom-Cgil, il sindacato più rappresentativo, per continuare la trattativa separata per il Ccnl con sindacati minoritari come Fim e Uilm, o addirittura Fismic» ha detto Eugenio Borella, segretario generale provinciale della Fiom-Cgil.

«Noi abbiamo proposto un accordo unitario transitorio per il lavoro, lo sviluppo compatibile e contro le divisioni sindacali. Federmeccanica, però, continua a violare l'Accordo del 28 giugno 2011 che prevede la definizione di regole sulla democrazia e rappresentanza e il diritto di negoziare per i sindacati che hanno una rappresentatività del 5%. Mercoledì scioperiamo per un contratto vero, per l'occupazione e per il reddito, incrociamo le braccia anche contro l'ennesimo accordo separato sottoscritto da Cisl e Uil sulla produttività che cancella nella sostanza il Contratto nazionale».

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