Lombardini ristruttura il gruppo
Si punta molto sul segmento Ld

Una crescita importante nel segmento discount, che a regime porterà il gruppo a un fatturato superiore all'attuale, e l'addio a ipermercati, supermercati e cash & carry. Si può sintetizzare così il piano di sviluppo varato dal gruppo Lombardini.

Una crescita importante nel segmento discount, che a regime porterà il gruppo a un fatturato superiore all'attuale, e l'addio a ipermercati, supermercati e cash & carry. Si può sintetizzare così il piano di sviluppo varato dal gruppo Lombardini.

Per certi aspetti la strategia di focalizzazione sugli Ld era già stata annunciata nei mesi scorsi quando una parte dei supermercati Pellicano sono passati in affiliazione sotto l'insegna Carrefour. Ora il progetto, che viene illustrato dall'azienda, si completa anche in alcuni passaggi non semplici, con la chiusura di tre società che insieme contano circa 700 persone, e si delinea nei numeri.

Allo stato attuale, infatti, si stima che gli esuberi su tutto il gruppo possano andare da 250 a 350: molto dipenderà dalle trattative per la cessione di alcune attività e in ogni caso l'azienda assicura il suo impegno a limitare il più possibile l'impatto ricorrendo da gennaio alla cassa integrazione straordinaria per due anni, con versamento anticipato dell'indennità, e favorendo il ricollocamento delle persone, anche nel ramo discount destinato a crescere.

Oggi alla Lombardini Holding fanno capo gli ipermercati della Rezzato Spa, i supermercati della Comprabene Spa, i cash & carry della GrosMarket Italia srl e gli Ld della Lombardini Discount Spa. In tutto quasi 3.600 persone, di cui 1.140 in provincia. Solo in Lombardini Discount sono 2.122 e di questi 353 in Bergamasca.

Su questa società che fattura 800 milioni, più della metà dei 1.300 milioni di giro d'affari di gruppo, e ha un margine operativo lordo (Ebitda) di 30 milioni punta il futuro di Lombardini. «È un'azienda sana, il marchio Ld è il primo in Lombardia e il terzo-quarto in Italia. È però mediamente piccola visto che si confronta con competitor che fatturano dai 3 miliardi in su», spiega Giancarlo Zordan per i vertici del gruppo.

La crescita dovrà quindi essere «veloce e non ordinaria». Il piano industriale 2013-2015 varato dalla Lombardini Discount prevede l'apertura in tre anni di 45 punti vendita diretti e l'acquisizione in due step di altri 100 punti vendita: metà nel secondo semestre 2013 e metà nel primo semestre 2014. L'occupazione nella Discount dovrebbe salire dagli oltre 2 mila dipendenti attuali a circa 3.500, compreso il quartier generale.

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