Von Wunster torna birraio
E con lui rinasce «Orobia»

Ci sarà anche l'ultima nata, la rediviva birra «Orobia», nella rassegna dei microbirrifici bergamaschi, giunta alla terza edizione, che quest'anno - dal 17 al 19 maggio - sarà ospitata nella sede dell'hotel Castello di Clanezzo.

Ci sarà anche l'ultima nata, la rediviva birra «Orobia», nella rassegna dei microbirrifici bergamaschi, giunta alla terza edizione, che quest'anno - dal 17 al 19 maggio - sarà ospitata nella sede dell'hotel Castello di Clanezzo.

«Rediviva» perché da nemmeno due anni è tornata sul mercato l'etichetta «Orobia» per una birra che già si faceva a Bergamo nel 1936. A produrre quella birra era la famiglia Von Wunster ed oggi Orobia (ultimo nato, nel 2011, tra i birrifici orobici) è firmata da un discendente di quella famiglia.

Alberto von Wunster, pronipote del fondatore, ha deciso infatti di produrre birra artigianale per continuare la tradizione di famiglia, rispolverando quel nome Orobia usato negli anni Trenta. Con un diploma di birraio preso a Monaco di Baviera e svariati anni di esperienza nella fabbrica di famiglia e alla birra Menabrea di Biella, Alberto von Wunster ha messo sul mercato tre birre: una rossa, una doppio malto chiara e una tipo Lager, rifermentate in bottiglia, nel formato da 0,75 litri.

«Per ora - afferma von Wunster - non vendo birra in fusti ma solo in bottiglia. Non ho un impianto mio e mi appoggio al birrificio Sguaraunda di Pagazzano ma se la richiesta aumenterà ho già pronto il capannone a Gorle per produrre direttamente».

«BeerGhèm» sarà l'occasione per fare il punto sulla forte escalation che stanno registrando in Bergamasca la produzione e il consumo della birra artigianale. Saranno infatti presenti a Clanezzo sette dei nove birrifici attivi in provincia: Elav di Comun Nuovo, Endorama di Grassobbio, Maspy di Ponte San Pietro, Orobia di Gorle, Sguaraunda di Pagazzano, Valcavallina di Endine Gaiano e Via Priula di San Pellegrino Terme.

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