Artigiani, Carrara va all'attacco
I colpevoli? La politica e le banche

«Non si capisce con chi possiamo interfacciarci, quali siano i nostri referenti politici, con che criterio vengano prese certe decisioni». Angelo Carrara, confermatoalla guida dell'Associazione artigiani di Bergamo, all'assemblea generalenon ha usato mezze parole.

Aveva annunciato che non sarebbe stata una relazione convenzionale. E non ha deluso le aspettative. Angelo Carrara, confermato di recente alla guida dell'Associazione artigiani di Bergamo, alla 68ª assemblea generale «Guardiamoci dentro... per continuare a guardare oltre», ieri nella sede di via Torretta, ha pensato bene di spaziare con lo sguardo anche sul mondo politico e su quello delle banche.

Nebbia fittissima nel primo caso. «Non si capisce con chi possiamo interfacciarci, quali siano i nostri referenti politici, con che criterio vengano prese certe decisioni. Sembra che non ci sia nessuno in grado di rapportarsi con le imprese e che tutto sia delegato alla burocrazia», ha detto Carrara.

E ancora: «È scandalosa la situazione lavorativa dei nostri giovani e ogni operazione messa in campo dalla politica è andata contro, anziché a favore dell'occupazione. Sembra quasi che ci sia la volontà precisa, da parte di qualcuno, di aggravare la situazione».

Applausi a più riprese tra il pubblico, un po' meno tra le prime file che ospitavano i politici di casa nostra. Presenti al gran completo: dalla maggioranza di governo con Giovanni Sanga (Pd) e gli alleati Gregorio Fontana (Pdl) e Alberto Bombassei (Scelta civica), all'opposizione, ma non troppo, della Lega con Giacomo Stucchi, Cristian Invernizzi e Nunziante Consiglio; per scendere sul piano regionale con i consiglieri Roberto Bruni e Mario Barboni (Pd) e concludere a livello locale con il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, e il vicesindaco del capoluogo Gianfranco Ceci. Non pervenuti, almeno nelle prime file del parterre, i grillini.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 26 maggio

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