Una «dote unica» per il lavoro
48 milioni per l'occupazione

Finanziata da Regione Lombardia con 48 milioni di euro, «Dote Unica Lavoro» è operativa per rispondere in modo nuovo, organico e concreto alle esigenze dei cittadini lombardi per tutto il corso della loro vita. L'iniziativa è stata presentata a Palazzo Lombardia.

Finanziata da Regione Lombardia con 48 milioni di euro, «Dote Unica Lavoro» da oggi è operativa per rispondere in modo nuovo, organico e concreto alle esigenze dei cittadini lombardi per tutto il corso della loro vita.
L'iniziativa è stata presentata lunedì a Palazzo Lombardia dall'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea a tutti gli operatori al lavoro, alle parti sociali, agli enti accreditati alla formazione.
 
DAL SISTEMA DOTE ALLA DOTE DI SISTEMA - «"Dote Unica" - ha spiegato Aprea - è lo strumento universale di promozione al lavoro di tutte le persone, nel corso della vita attiva. Rilanciamo il sistema lombardo della "Dote" di erogazione delle risorse per i servizi al lavoro, accentuando i principi di centralità della persona, libertà di scelta e  semplificazione».

Tra le novità introdotte con «Dote Unica», anche il  superamento della frammentazione degli interventi con uno strumento unitario e sempre attivo. Un ulteriore passo verso la semplificazione: non più, quindi, strumenti separati di finanziamento per percorsi formativi riservati a specifiche tipologie di beneficiari, ma un sistema unico di accesso alla «Dote».

OPERATORI MISURATI IN BASE AI RISULTATI RAGGIUNTI - Alla «Dote», «si accede attraverso i 170 operatori accreditati di Regione Lombardia - ha continuato l'assessore Aprea - per la fruizione di servizi, il cui obiettivo finale è l'occupazione».
Ai soggetti accreditati saranno assegnati fondi iniziali ripartiti equamente e incrementati in percentuale solo per coloro che in precedenza hanno dimostrato di aver ottenuto successi occupazionali.
Gli operatori saranno valutati sulla base dei risultati ottenuti: in funzione del successo raggiunto - un apprendistato, un tirocinio o un vero e proprio contratto di lavoro - potranno prendere in carico ulteriori persone e ricevere nuovi fondi. Al contrario, saranno congelati e poi revocati i contributi a chi non ha raggiunto i risultati attesi.

I SERVIZI FINANZIABILI CON LA DOTE - I servizi che rientrano tra quelli finanziabili con la «Dote» sono: accoglienza, orientamento, consolidamento delle competenze,  accompagnamento a esperienze professionalizzanti in ambienti lavorativi, avvio al lavoro. Ad ogni persona la 'Dote' offre potenziale accesso diretto a servizi qualificati di formazione e lavoro, in qualunque momento della sua vita attiva e, per le imprese che assumeranno i beneficiari di questo strumento, sono previsti incentivi.

«La "Dote" - ha spiegato l'assessore Aprea - è rivolta ai giovani che devono entrare nel mondo del lavoro, ai disoccupati che cercano un nuovo posto, a chi - in attività - vuole aumentare il livello complessivo di competenze, ai lavoratori sospesi per crisi aziendali. La persona insieme all'operatore avrà l'opportunità di scegliere da un paniere di servizi tutti quelli necessari e funzionali a raggiungere i propri obiettivi occupazionali fino ad un valore finanziario massimo, proporzionato alle sue difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro».
 
STRUMENTI SU MISURA - «Dote Unica Lavoro» individua distinte fasce d'intensità di aiuto, in base alle difficoltà occupazionali delle persone: si rivolge ai giovani, per aiutarli a qualificarsi e a cercare un lavoro, agli occupati (per riqualificazione), a disoccupati e cassintegrati (con servizi di base, di inserimento lavorativo, di formazione e specializzazione), ai disabili. (Ln)

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