Edilizia, crisi sempre più nera
Pandini chiede il concordato

Un altro nome storico dell'edilizia bergamasca va ad aggiungersi all'elenco delle aziende messe in ginocchio dalla crisi che ha colpito duramente il comparto delle costruzioni. Ora all'Impresa Pandini percorrere la strada del concordato preventivo.

Un altro nome storico dell'edilizia bergamasca va ad aggiungersi all'elenco delle aziende messe in ginocchio dalla crisi che ha colpito duramente il comparto delle costruzioni. Dopo Colosio, Cavalleri, Begnini e Nuovo Modulo, tocca ora all'Impresa Pandini percorrere la strada del concordato preventivo.

La richiesta di concordato in bianco è stata depositata ieri in Tribunale da parte dell'azienda, con l'impegno a presentare nel giro di pochi mesi il piano definitivo.

L'Impresa Pandini, fondata nel 1957 dall'ingegner Giovanni Pandini, è guidata oggi dai figli Giulio, Guido e Giorgio. Il giro d'affari negli ultimi tempi è sceso del 30%, passando da quota 20 milioni a circa 14 milioni. L'attività sta continuando. I dipendenti sono un centinaio tra operai e amministrativi. Da qualche mese era stata chiesta la Cassa integrazione ordinaria, che in questo periodo si sta utilizzando per una trentina di persone.

Leggi di più su L'Eco in edicola mercoledì 2 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA