Ancora in tanti senza lavoro?
A Bergamo l’11% non lo cerca

Non solo il 25% delle aziende segnala difficoltà a trovare i profili giusti, ma oggi c’è l’11% dei bergamaschi che pur essendo senza un’occupazione non la cerca.

A Bergamo si torna ad assumere, ma l’offerta di posti di lavoro e disponibilità di personale rischiano di essere mondi sempre più distanti. Secondo una ricerca della Cgil di Bergamo all’Istituto Ires, l’11 per cento «non intraprende azioni specifiche per cercarla». Insomma, se ne sta con le mani in mano senza nemmeno usufruire dei servizi dei centri per l’impiego. E anche quando domanda e offerta sembrano incontrarsi c’è chi preferisce dire di no. La Nts di Lallio, ad esempio, ha trovato non poche difficoltà a coprire tutti i posti necessari per introdurre il terzo turno. Motivo? «I giovano sono poco disponibili a lavorare di notte» spiega il vice presidente Marco Manzoni.

Lungo, comunque, l’elenco delle figure professionali difficili da reperire oggi nella Bergamasca. Al top informatici, fisici e chimici: oltre della metà dei posti disponibili rischiano di restare vuoti. Alta anche la richiesta di ingeneri e progettisti a fronte di un’offerta sempre limitata. In crescita la richiesta di farmacisti, biologi. Sul fronte produttivo, la sorpresa: difficile trovare personale specializzato per l’edilizia..

Su L’Eco di Bergamo del 17 agosto due pagine di approfondimento

© RIPRODUZIONE RISERVATA