Anticipazione sociale ai cassintegrati
Bergamo fra le province più «attive»

Sono già 320 i cassintegrati a zero ore che in Lombardia hanno richiesto e ottenuto l’anticipazione sociale da parte delle banche, grazie all’accordo definito a inizio anno tra sindacati, Regione Lombardia, Finlombarda, Abi, con l’assistenza operativa della Fondazione Welfare Ambrosiano.

Bergamo, Monza e Brianza e Lodi sono le tre province in cui il servizio è stato finora maggiormente utilizzato. L’anticipazione sociale è una risposta concreta alle difficoltà create dalla crisi che sta dando i suoi risultati e che permette al singolo cassintegrato di ottenere per un totale massimo di 7 mesi (4 più 3 di arretrati) un massimo di 850 euro mensili, a copertura anticipata dei pagamenti da parte dell’Inps dell’indennità di cassa integrazione.

«Siamo finalmente riusciti a far decollare questo servizio, oggi indispensabile se pensiamo che in Lombardia i cassintegrati stanno ricevendo in questi giorni i pagamenti dei primi 3 mesi dell’anno, ma restano scoperti per oltre 7 mesi - dice Roberto Benaglia, segretario regionale Cisl Lombardia -. Aver dato una boccata di ossigeno a 320 famiglie è importante per il sindacato che vuole misurarsi con i risultati concreti e non con le ideologie».

«Decisiva è stata anche l’adesione di 17 importanti banche - aggiunge - che ha permesso di dare risposte diffuse in tutte le province e a tutti i lavoratori interessati. Ora chiediamo alla Regione che questo importante servizio venga esteso anche ai lavoratori che sono in cassa integrazione a rotazione o in contratto di solidarietà».

Il sindacato confederale e la Cisl sono impegnati con i propri sportelli sul territorio nel fornire ai cassintegrati l’assistenza per la presentazione delle domande: il tutto gratuitamente. «Ora è indispensabile - conclude Benaglia - che il governo ripartisca al più presto alle Regioni le risorse già stanziate sulla cassa in deroga. Se quello di Renzi vuole essere il governo del fare che abbatte la burocrazia, non deve aspettare un minuto in più».

L’iniziativa non interessa i lavoratori della provincia di Milano, in quanto coinvolti in un analogo progetto gestito dalla Fondazione Welfare direttamente. Il sistema di anticipazione sociale funziona tramite un fondo di garanzia pari a 3,5 milioni di euro complessivi emesso da Finlombarda, la società finanziaria di Regione Lombardia.

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