Assenteisti e caso Caravaggio
La Cisl: «Non generalizziamo»

«Caro ministro Brunetta, non è possibile generalizzare con una arida percentuale le variazioni delle assenze per malattia». È quanto scrive il segretario generale della Funzione pubblica della Cisl di Bergamo, Beppe Di Mezza, in una lettera indirizzata al responsabile del governo per l’Innovazione e la Funzione pubblica, riferendosi in particolare alla questione Caravaggio.

Proprio a Caravaggio, una recente indagine del ministero della Pubblica amministrazione aveva rilevato come, nel febbraio 2009, al Comune i giorni di assenza presi per malattia erano aumentati del 170%. Dati poi ripresi da organi di stampa che hanno attribuito al Comune la maglia nera dell'assenteismo in tutta la Lombardia.

«A proposito della rilevazione delle assenze dei dipendenti pubblici e delle tabelle del ministero  - scrive Beppe Di Mezza -, come è a lei ben noto all’indirizzo www.innovazionepa.gov.it troviamo la rilevazione delle assenze dei dipendenti pubblici. Ebbene caro ministro, queste tabelle, fatte in questo modo, sono oggetto di facili strumentalizzazioni, non funzionano offendono la dignità dei lavoratori pubblici.

Non è possibile generalizzare con una arida percentuale le variazioni delle assenze per malattia. Facciamo l’esempio di un ente pubblico di 100 dipendenti che nel febbraio 2008 ha avuto 1 lavoratore per 3 giorni in malattia e che nello stesso mese del 2009 ha avuto ancora un lavoratore in malattia per complessivi 9 giorni. In tale caso onorevole ministro secondo le sue tabelle si rileva un incremento del 200 % della percentuale delle assenze, che dà una dimensione eccessiva del fenomeno.

Non è accettabile questa modalità. Smettiamola di dare spazio al linguaggio forcaiolo e da bar con cui in genere si affrontano le questioni che riguardano il lavoro pubblico. Noi le chiediamo di rendere giustizia alla stragrande maggioranza dei lavoratori pubblici che stanno con i cittadini, che vogliono dare fondamento alla sussidiarietà nell’interesse della persona con la responsabilità di far capire a chi paga, e perché paga.

Dall’esame delle già citate tabelle relative alla Regione Lombardia emerge il paradosso del Comune di Caravaggio che si trova ad avere nel raffronto tra i giorni di malattia del febbraio 2009 e quelli dello stesso mese del 2008 un incremento del 170,6 %.

Cortese ministro, le chiediamo di prendere nota della situazione relativa a questo Comune della Provincia di Bergamo per i due mesi oggetto dell’indagine.

Ecco la tabella preparata dalla Cisl

È opportuno precisare che dei 9 dipendenti 4 sono stati ricoverati complessivamente per 75 giorni in strutture ospedaliere e che sono disponibili, a sua cortese richiesta, ad inviarle via fax la relativa documentazione.

Il clima di sospetto e l’immagine di degrado che ne conseguono non fa certo onore al lavoratori di detto Comune che non meritano di essere additati e condannati in tale situazione perché la verità sta tutta da un'altra parte.

I dipendenti pubblici onesti sono orgogliosi di dire ai propri figli che fanno l’impiegato d’anagrafe, l'agente di polizia locale, l’operatore dei servizi sociali, il tecnico della prevenzione ecc… E sono pronti ad accettare la sfida sull’aumento della produttività dei pubblici servizi per rendere il paese competitivo.

Certo di un suo puntuale riscontro alla nostra nota le porgo cordiali saluti».

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