Brembo, i conti accelerano
Utile netto a 184 milioni: + 42,5%

Bombassei: risultato frutto delle componenti italiane ed europee del business, e di quelle attive in Stati Uniti e Cina

Ricavi netti consolidati in crescita del 15% oltre la soglia dei 2 miliardi (a 2.073,2 milioni) e utile netto a 184 milioni in aumento del 42,5%. Sono i principali risultati del 2015 di Brembo, azienda italiana leader mondiale nella produzione di impianti frenanti per veicoli, approvati dal Cda del gruppo riunito sotto la presidenza di Alberto Bombassei. Rispetto al 2014, l’azienda ha registrato una buona crescita dei margini: +28,6% l’Ebitda a 359,9 milioni e +40,8% l’Ebit a 251,3 milioni. A parità di cambi, il fatturato è in crescita del 9,2%. Gli investimenti netti si attestano a 154,1 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è sceso a 160,7 milioni rispetto ai 270,4 del 2014. La proposta di distribuzione del dividendo ordinario è di 0,80 euro per azione.

Il presidente di Brembo, Alberto Bombassei, si è detto «particolarmente soddisfatto» per i risultati del 2015. La crescita, ha spiegato l’imprenditore e primo azionista della società, «è stata sostenuta dall’ampliamento del portafoglio prodotti e dall’espansione della nostra base industriale attraverso l’attivazione di un solido piani di investimenti». A questi risultati, ha proseguito, «hanno contribuito sia le componenti italiane ed europee del business, sia quelle attive in altre geografie di riferimento come gli Stati Uniti e la Cina». Per il 2016, ha concluso Bombassei, «i dati relativi ai primi mesi dell’anno ci consentono di guardare al futuro con prudente ottimismo».

Il vice presidente esecutivo dell’azienda, Matteo Tiraboschi, ha sottolineato tra i vari elementi positivi «come la profittabilità del gruppo sia cresciuta significativamente più del fatturato. Per la prima volta - ha commentato - Brembo ha superato i 2 miliardi di fatturato con una crescita del 15%. Cresciamo in tutti i settori e in tutti mercati in cui Brembo opera, con l’unica eccezione del Sud America. Stiamo affinando il nuovo piano industriale - ha concluso -. L’importante generazione di cassa ci permette di affrontare con forza un nuovo ciclo di investimenti a sostegno della futura crescita».

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