Cgil scuola, una donna alla guida
Elena Bernardini subentra a Sertori

Votata all’unanimità - 27 favorevoli e un’astensione - Elena Bernardini è stata eletta nuovo segretario generale provinciale della Flc-Cgil, il sindacato scuola della Cgil. La sua candidatura è stata presentata giovedì mattina a Bergamo ai componenti del comitato direttivo.

Bergamo, giovedì 25 settembre 2013

Votata all’unanimità - 27 favorevoli e un’astensione - Elena Bernardini è stata eletta nuovo segretario generale provinciale della Flc-Cgil, il sindacato scuola della Cgil. La sua candidatura è stata presentata giovedì mattina a Bergamo ai componenti del comitato direttivo dal neoeletto segretario generale della FLC-CGIL della Lombardia, Tobia Sertori, e da Luigi Bresciani, segretario generale della CGIL provinciale.

Residente a Costa Volpino, 56 anni, sposata e con una figlia, Elena Bernardini è stata a lungo maestra elementare e, dopo una laurea in Pedagogia, ha insegnato psicologia in un istituto tecnico professionale di Lovere. La sua attività sindacale è cominciata nel 2000, quando è stata eletta rappresentante (RSU), per poi svolgere una serie di collaborazioni volontarie in diverse iniziative della FLC-CGIL.

Nel 2008 ha avuto il primo distacco sindacale parziale, poi ha fatto il suo ingresso nella segreteria di categoria e, per due anni, anche nella segreteria della CGIL provinciale, per occuparsi dei temi della scuola.

“Sia all’interno dell’organizzazione che al di fuori abbiamo una serie di sfide aperte da affrontare” ha detto oggi la neoeletta, durante l’incontro con le RSU del suo sindacato. “La priorità è quella di riuscire a sbloccare a livello nazionale il rinnovo del Contratto di Lavoro e di evitare che si torni all’antico (altro che nuovo che avanza), e cioè evitare che si regolino i rapporti di lavoro per legge. A proposito del progetto di riforma di Renzi, penso si debba analizzarlo senza pregiudiziali su passaggi come la valutazione dei lavoratori e la riorganizzazione dell’orario di lavoro, ma sempre tenendo come obiettivo la collegialità della scuola, non la competitività. Perché la scuola è una comunità educante, non ha bisogno di gare tra chi ci lavora”.

Rispetto ai temi interni all’organizzazione, Elena Bernardini ha poi aggiunto: “Dobbiamo, poi, allargare il campo delle collaborazioni e costituire gruppi di lavoro che formulino concrete proposte a livello locale in stretto accordo con le Rappresentanze sindacali in tema di gestione del lavoro, integrazione scolastica degli alunni stranieri, formazione e professionalizzazione degli insegnanti. Il lavoro di chi è in distacco sindacale è fortemente assorbito, infatti, dalla mole di consulenze individuali, dalle decine di colleghi che ogni giorno vengono a chiederci aiuto e consulenza. La riforma della pubblica amministrazione, tra l’altro, ha dimezzato i nostri distacchi, creando in prospettiva non poche difficoltà alla nostra attività. Dobbiamo organizzarci al meglio, dunque, per far fronte a tutte le richieste ed essere presenti sul territorio nelle nostre sedi, quella centrale di Bergamo, e quelle in provincia, a Treviglio, Romano di Lombardia, Lovere, Ponte San Pietro e Gazzaniga”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA