Crisi Pigna, il Pd preoccupato
Forza Italia replica: si svegliano ora

Per la Pigna è stata chiesta la convocazione del tavolo istituzionale, ma a oggi ancora non è ancora stato convocato tra le parti.

Così, in un comunicato, il Partito Democratico «esprime forte preoccupazione in merito alla crisi Pigna. Il settore è da tempo in forte difficoltà per dinamiche di mercato e scarse prospettive. Per questo ha attivato una serie di azioni volte ad assicurare massimo supporto all’azienda e ai lavoratori».

Il 21 ottobre - spiega il Pd - i deputati bergamaschi del Misiani, Carnevali, Guerini e Sanga hanno presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere l’intervento dei Ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. Recentemente è stata promossa anche un’audizione in commissione in regione Lombardia per interessamento dei consiglieri regionali.

La provincia - dice il Pd - ha attivato un’interlocuzione con l’Inps per la questione cassa integrazione. Si sta aspettando una nuova richiesta di Cigs da parte dell’azienda, a quanto pare ora bloccata in attesa di capire se possa partire o meno il concordato.

Venerdì 22 gennaio una delegazione dei lavoratori Pigna, accompagnata dai segretari di categoria, ha incontrato il sottosegretario Baretta, il presidente della provincia Rossi, il deputato Misiani e il consigliere regionale Scandella, per esprimere forte preoccupazione per la mancanza di ammortizzatori sociali e per il ridimensionamento produttivo che si profila all’orizzonte, con la conseguente crisi occupazionale. Baretta ha assicurato massima attenzione da parte delle istituzioni.

Da tempo il circolo locale di Alzano Lombardo e il Pd di zona della Valle Seriana stanno chiedendo la convocazione del tavolo istituzionale previsto dal CPP, ad oggi ancora non convocato tra le parti. Il timore più ricorrente è la mancanza di un qualsiasi ammortizzatore sociale in questa fase delicata che potrebbe peggiorare se il giudice non concederà l’ammissione al concordato preventivo nelle prossime settimane.

«La Pigna - dice il Pd - rappresenta l’ultima realtà industriale di ampie dimensioni nel territorio di Alzano Lombardo nonché un simbolo storico per questo territorio. Auspichiamo una soluzione della crisi attraverso nuovi investimenti e obiettivi che portino l’azienda a tornare competitiva tutelando lavoratori e capacità produttiva. Ci adopereremo perché questo si concretizzi in un nuovo piano industriale interloquendo con le parti coinvolte».

La replica arriva dal coordinatore di Alzano Lombardo di Forza Italia, Mattia Baldis. «Se non ci fossero in gioco cosi tanti posti di lavoro, verrebbe quasi da sorridere a leggere le odierne dichiarazioni del locale circolo Pd La situazione ha davvero del paradossale. Negli ultimi 19 mesi l’amministrazione comunale ,a trazione Pd, Guidata dall’ormai ex sindaco Nowak, che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza amministrativa con le recenti dimissioni (fatto unico nella storia politica di Alzano Lombardo non solo ha dormito felice beata, ma non è nemmeno riuscita a convocare un tavolo interistituzionale dove istituzioni e le parti economiche e sociali potessero svolgere un ruolo attivo nella vicenda. Oggi, dopo aver tenuto il comune paralizzato con le loro beghe da cortile culminate nelle dimissioni del sindaco e di quelle in blocco dei consiglieri, si svegliano dal letargo e auspicano “una soluzione della crisi attraverso nuovi investimenti e obiettivi che portino l’azienda a tornare competitiva tutelando lavoratori e capacità produttiva.” Benvenuti nel mondo reale»

«Mentre loro “auspicano” la passata amministrazione con il sindaco Anelli Prima e Bendotti poi, ha sempre tenuto alta l’attenzione sul caso Pigna favorendo in maniera attiva l’incontro tra le parti sociali riuscendo cosi a mantenere le Cartiere Pigna sul territorio. Cartiere che, ricordiamolo, avevano già venduto la proprietà ed erano pronte ad abbandonare la Valle. Spiace constatare come l’incapacità gestionale di amministratori comunali improvvisati più attenti a gestire manifestazioni d’immagine che a curare gli interessi delle famiglie dei lavoratori della Pigna abbia portato ad una situazione così critica. Preso atto del fallimento, personale e politico, chiediamo anche all’ex sindaco Nowak quale sarebbe la situazione disastrosa lasciata in eredità dalla precedente amministrazione, visto che i conti pubblici raccontano tutta un’altra storia»

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