Disoccupazione, sale il tasso annuale
È il massimo mai registrato dal 1977

Secondo calo consecutivo per la disoccupazione a gennaio, che segna 12,6% e torna allo stesso livello di un anno prima. Ma l’Istat segnala che il tasso annuale nel 2014 è salito al 12,7% dal 12,1% del 2013, toccando il massimo mai registrato dal 1977.

Gli occupati nel mese sono 22 milioni e 320 mila, invariati su dicembre, ma in aumento dello 0,6% su base annua. Il tasso di occupazione sale al 55,8% e si consolida il recupero di dicembre.

Per quanto riguarda i giovani, invece, il tasso è sceso a gennaio 2015 al 41,2% dal 41,4% di dicembre 2014, ed è il minimo da agosto 2013 (40,8%), cioè da 17 mesi a oggi.

Nel corso del 2014 il tasso di disoccupazione giovanile è invece salito di 2,6 punti percentuali, arrivando al 42,7%. Si va dal 32,7% del Nord al 55,9% del Mezzogiorno. Il picco assoluto è per le giovani donne del Sud (58,5%).

Invece nella zona euro la disoccupazione giovanile ancora in calo: a gennaio 2015 scende a 22,9% dal 23,1% di dicembre 2014. Anche nella Ue-28 il tasso migliora, e passa da 21,3% a 21,2%. Lo comunica Eurostat.

L’ agricoltura fa registrare un incremento record del 7,1 per cento nel numero di occupati, che è dieci volte superiore al valore medio totale di tutti i settori. Emerge da una analisi della Coldiretti relativa al quarto trimestre del 2014 in occasione della diffusione dei dati Istat su occupati e disoccupati in Italia.

Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante e - sottolinea la Coldiretti - è il risultato di una crescita del 17,5 per cento al nord e del 2,8 per cento al centro e dell’1,1 per cento.

Ad aumentare in campagna - precisa la Coldiretti - è il numero di lavoratori indipendenti (+8,7 per cento) ma anche quelli dipendenti (+5,5 per cento).

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