Fusione Creberg: valanga di sì
Maxi assemblea Banco a Verona

Una storia scritta, ma non indifferente. Sono le 10,19 di sabato 29 marzo a Verona, in Fiera e in collegamento video con Lucca, Novara, Modena e Lodi: 14.315 soci del Banco Popolare approvano la fusione del Credito Bergamasco.

Una storia scritta, ma non indifferente. Sono le 10,19 di sabato 29 marzo a Verona, in Fiera e in collegamento video con Lucca, Novara, Modena e Lodi: 14.315 soci del Banco Popolare approvano la fusione del Credito Bergamasco. Solo 11 dicono no e 12 si astengono. Si chiudono 123 anni di storia della società Creberg, che sarà fusa nel Banco probabilmente con decorrenza 1° giugno. Una storia che continuerà nel marchio della divisione territoriale e nelle persone.

Il presidente del Banco, Carlo Fratta Pasini, l’ha dichiarato subito presentando la delibera alla maxi assemblea, che ha toccato punte di 10 mila presenze fisiche, 25 mila con le deleghe. Solo per il bilancio hanno votato più di 20 mila soci, uno su cinque (e anche più) arrivati dall’area del Credito Bergamasco: più o meno 4.400 voti stimati, con circa 1.900 presenze fisiche, quasi 40 pullman.

«Accogliamo Bergamo come una delle quattro divisioni fondamentali su cui si articolerà la banca», ha sottolineato Fratta Pasini spiegando che quella del Creberg è «l’ultima fusione di una banca commerciale del gruppo e conclude un disegno avviato nel 2011. Siamo stati indotti a questo passo anche dalla positiva esperienza dell’integrazione delle altre banche. Abbiamo dimostrato che possiamo semplificare la struttura mantenendo il radicamento sul territorio e i marchi».

Il presidente ha parlato anche di una «rappresentazione corale nel consiglio d’amministrazione». E proprio ieri si sono rinnovate le cariche. Nella lista guidata da Fratta Pasini, confermato presidente, insieme a Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato, è stato eletto Enrico Fusi, commercialista. Sarà il rappresentante di Bergamo in questa prima fase, per consentire al presidente del Creberg, Cesare Zonca, di traghettare la fusione, che ha ancora un passaggio formale: l’approvazione degli azionisti Creberg nell’assemblea straordinaria che si terrà il 25 aprile.

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