«Il cibo italiano va tutelato»
Martina: guerra a chi lo imita

L’Expo cade a fagiolo e proprio in vista della manifestazione internazionale, arriva un ulteriore giro di vite del governo per contrastare la contraffazione alimentare del made in Italy. E per ancora i numerosi casi che si verificano, Martina non ha mezzi termina: «La guerra continua senza sosta».

L’Expo cade a fagiolo e proprio in vista della manifestazione internazionale, arriva un ulteriore giro di vite del governo per contrastare la contraffazione alimentare del made in Italy.

Nei primi 8 mesi del 2014 sono infatti stati oltre 60 mila i controlli nel campo della lotta alla contraffazione alimentare che hanno condotto al sequestro di beni per oltre 32 milioni di euro, seimila sanzioni e quasi mille persone segnalate all’autorità giudiziaria: sono i dati diffusi dal ministero delle Politiche agricole.

Soddisfatto il ministro Maurizio Martina che ha spiegato come «il sistema di controlli italiano sia una delle ragioni fondamentali della grandezza del made in Italy, come dimostra il fatto che è studiato in Europa e nel mondo proprio per la sua eccellenza. Il nostro impegno è quello di continuare a perfezionare ulteriormente questo sistema, Per questo, in vista di Expo faremo di Milano la capitale europea della lotta alla contraffazione. Nel marzo 2015 organizzeremo un Forum internazionale sul tema». E per ancora i numerosi casi di contraffazione che si verificano, Martina non ha mezzi termina: «La guerra continua senza sosta».

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