La competitività regionale non piace
Renzi stoppa il «Made in Lombardy»

Brusco stop al «Made in Lombardy» e indirettamente alla moneta complementare a causa delle querelle tra governo Renzi e Regione sulla legge «Impresa Lombardia». L’esecutivo nazionale ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento sulla competitività.

Brusco stop al «Made in Lombardy» e indirettamente alla moneta complementare a causa delle querelle tra governo Renzi e Regione sulla legge «Impresa Lombardia».

L’esecutivo nazionale, infatti, ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento sulla competitività, che prevedeva una serie di misure per le imprese tra cui appunto la moneta accessoria e il marchio «Made in Lombardy». (qui maggiori informazioni)

In ogni caso in Regione non hanno intenzione di restare con le mani in mano e ha annunciato che verrà sollevato il conflitto di attribuzione con il governo davanti alla Consulta.

La legge che ha messo in contrapposizione governo e Regione era stata approvata in Consiglio regionale all’unanimità, lo scorso 11 febbraio. Dunque anche il Pd aveva votato a favore.

Pare che Palazzo Chigi abbia messo nel mirino alcune parti della legge regionale come il passaggio che prevede l’introduzione del Made in Lombardy perché produrrebbe, si legge nel comunicato della presidenza del Consiglio, «effetti restrittivi sulla libera circolazione delle merci garantita dall’ordinamento europeo, in violazione degli obblighi comunitari previsti dall’articolo 117 della Costituzione».

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