La Dalmine paga per il petrolio low-cost:
l’azienda ha annunciato 406 esuberi

La caduta del prezzo del petrolio non è stata indolore per la Dalmine. Mercoledì l’azienda durante un incontro con i sindacati ha annunciato 400 esuberi nello stabilimento di Dalmine.

Si tratta di 222 operai e 184 impiegati su un totale di 1.700 dipendenti della Tenaris Dalmine. Proprio in un recente incontro sindacale, l’amministratore delegato della Dalmine, Luca Zanotti, aveva posto sul tavolo la questione di 130 apprendisti a cui è in scadenza il contratto. E durante la tradizionale «ciarla» (una chiacchierata informale con i lavoratori), l’ad del gruppo, Paolo Rocca, ha parlato di «un quadro complicato per due anni».

Per quanto riguarda la gestione degli esuberi, si ipotizzano prepensionamenti e i sindacati puntano al ricorso agli ammortizzatori sociali.

La risposta di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil è stata molto dura: se l’azienda non rivedrà la posizione sugli apprendisti, i sindacati dal 1° marzo procederanno con lo sciopero degli straordinari, il blocco della flessibilità e il ritiro della firma dall’accordo siglato nell’estate scorsa sulla flessibilità.

Inoltre il 10 marzo è previsto uno sciopero con il blocco delle portinerie.

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