«Le micro imprese sono stremate»
Oggi protestano a Roma in 500

Si calcola che saranno circa 500 i bergamaschi che martedì 18 febbraio a Roma prenderanno parte alla mobilitazione generale delle imprese promossa da Rete Imprese Italia. Questa la risposta all’appello lanciato a livello locale da Ascom, Cna, Confartigianato e Confesercenti.

Si calcola che saranno circa 500 i bergamaschi che martedì 18 febbraio a Roma prenderanno parte alla mobilitazione generale delle imprese promossa da Rete Imprese Italia. Questa la risposta all’appello lanciato a livello locale da Ascom, Cna, Confartigianato e Confesercenti.

La manifestazione, che ha per slogan «Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro», è in programma a partire da mezzogiorno in piazza del Popolo dove confluiranno oltre 30 mila piccoli e medi imprenditori provenienti da tutta Italia. Organizzata per sollecitare il governo Letta ora incalza il nascituro governo Renzi e il mondo politico in generale.

«Non è solo una manifestazione di protesta - dice il presidente dell’Associazione artigiani Angelo Carrara che oggi guiderà un gruppo di 150-200 artigiani bergamaschi che raggiungeranno la capitale in treno e con due pullman - ma anche di proposta. Arriviamo a Roma in un momento particolare, con il cambio del governo in corso. Renzi parla bene ma lo invitiamo ad ascoltare bene anche la nostra voce. La priorità numero uno è la sburocratizzazione del Paese; poi bisogna dare un taglio netto a sprechi e sperperi che assorbono tante risorse e cancellare il finanziamento dei partiti; e quindi - ma è ovvio che non può essere un processo rapido - si dovranno abbassare le tasse. Al nuovo governo noi chiediamo un gesto importante: un segnale di fiducia dall’alto che consenta di ripartire con una visione strategica del futuro».

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