Maratona Ubi di 34 ore, poi l’accordo
Via libera a 600 uscite e 200 assunzioni

C’è l’accordo sulla prima tranche degli esodi Ubi Banca. Per arrivare alla stretta di mano sono servite 34 ore.

La maratona è iniziata alle 18 di sabato 10 dicembre e si è conclusa domenica alle 18. I numeri: 600 persone potranno uscire dal gruppo a partire dalla fine di febbraio. In teoria, dalla Popolare di Bergamo potrebbero uscirne una novantina. Ma tutto dipenderà dalle domande che saranno presentate e da come si distribuiranno all’interno del gruppo, che in tutto conta più di 17 mila lavoratori. In generale, come avvenuto anche negli ultimi interventi di riorganizzazione, ci si aspetta che le richieste saranno numerose: basti pensare che solo il bacino di chi maturerà i requisiti per la pensione entro la fine del 2021 comprende più di mille dipendenti.

Questo primo gruppo di 600 persone fanno parte del piano complessivo di 1.300 esuberi previsti dal piano industriale presentato a fine giugno, che avvia Ubi verso la banca unica, e sono da gestire tramite l’accesso al Fondo di solidarietà. Resta quindi una seconda tranche di 700 uscite, che richiederà un nuovo accordo da discutere in una seconda fase, ormai nel 2017. Fin d’ora si è stabilito però che per tutti il trattamento economico mensile negli anni mancanti alla pensione sarà pari all’80% della retribuzione annua lorda attuale: qualcosa meno rispetto agli ultimi accordi, quando la quota era fissata all’85%.

Alle 600 uscite, si accompagneranno 200 assunzioni, di cui almeno la metà dovranno essere a tempo indeterminato. È prevista inoltre la stabilizzazione in posto fisso di 96 dipendenti che hanno attualmente un contratto a termine. Gli ingressi sono previsti nel biennio 2017-2018.

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