Mercatone Uno, incontro dal ministro
L’azienda non c’è, per ora stop scioperi

Incontro dal ministro, davanti a una sedia vuota…. Così si è svolta, mercoledì 1° aprile, l’audizione per il Mercatone Uno al ministero per lo Sviluppo Economico, a Roma.

Presenti le delegazioni di Rsu e Organizzazioni sindacali dei vari punti vendita nazionali, mentre davanti ai negozi i loro colleghi davano vita all’ennesimo sciopero con presidio (è successo anche a Verdello) per protestare contro l’intenzione dell’azienda - anche se a oggi non ancora formalizzata - di chiedere le attività.

Questa mattina, dunque, al Ministero il tavolo nazionale ha visto la defezione dell’azienda che avrebbe dovuto fare chiarezza sui piani per il futuro, in particolare sulla sorte dei 34 punti vendita nei quali è stato avviato il «fuori tutto». La svendita in teoria dovrebbe continuare fino al 26 aprile, ma visto che i magazzini sono svuotati, è destinata a durare molto meno. Inoltre a maggio scade il contratto di solidarietà per i dipendenti e dal tavolo di oggi si voleva capire se c’era la possibilità di attivare ulteriori ammortizzatori sociali.

«Il ministro - riferisce Terry Vavassori, che rappresentava la Fisascat Cisl di Bergamo al tavolo - ha comunque chiarito che il tavolo istituzionale rimarrà aperto fino a quando Mercatone Uno non chiarirà gli intenti e, magari, non troverà soluzioni apprezzabili. Il ministro ci ha confermato comunque che la direzione sta vagliando offerte, come anche valuta la possibilità di continuare. È stato anche assicurato dal Mise che a breve verrà riconvocato il tavolo. I lavoratori, intanto, hanno deciso che da domani si rientrerà a lavorare, in attesa delle risposte aziendali».

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