Più commercio e meno edilizia
Aumenta il numero delle imprese

Cresce il numero delle imprese registrate a Bergamo: sono in totale 95.934, e il dato finale è il risultato di 1.434 nuove iscrizioni e 985 cessazioni con un incremento a saldo di 449 imprese. I dati del secondo trimestre 2014 sono stati elaborati dall’Osservatorio della Camera di Commercio.

Cresce il numero delle imprese registrate a Bergamo: sono in totale 95.934, e il dato finale è il risultato di 1.434 nuove iscrizioni e 985 cessazioni con un incremento a saldo di 449 imprese. I dati del secondo trimestre 2014 sono stati elaborati dall’Osservatorio della Camera di Commercio.

L’entità del saldo è simile a quella dello stesso trimestre di un anno fa, ma si riducono i flussi sia in entrata che in uscita: le iscrizioni diminuiscono nel confronto annuo del -8,7% ma ancor più nettamente calano le cessazioni (-10,9%).

I saldi sono positivi, come tipicamente avviene nel secondo trimestre dell’anno, per tutte le forme giuridiche, ma rispetto a un anno fa calano vistosamente i flussi delle “altre forme giuridiche” (in prevalenza cooperative) e delle “imprese individuali”.

Tra queste ultime si osserva una riduzione delle cessazioni ben più accentuata rispetto alla diminuzione delle nuove iscrizioni. Sono invece in crescita tendenziale le cessazioni delle società di persona e di capitale, tra le prime diminuiscono anche le iscrizioni che aumentano invece tra le società di capitale.

Lo stock delle imprese attive raggiunge quota 85.826 con un aumento nel trimestre di 161 unità. Nel confronto su base annua lo stock si riduce di 401 posizioni con una variazione del -0,5%, un ulteriore calo che segna tuttavia un relativo miglioramento nella serie negativa iniziata nel 2012.

Nel sottoinsieme dell’artigianato, il secondo trimestre 2014 vede prevalere le nuove iscrizioni (491) sulle cessazioni (435); il saldo positivo (+56) porta lo stock delle imprese a 32.221. La variazione su base annua è negativa: - 1,4%. Anche nell’artigianato il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia una sensibile riduzione dei flussi, più marcata per le iscrizioni (-14,5%) che per le cessazioni (-12,7%).

Nel complesso dei settori produttivi, la contrazione delle imprese attive, rispetto al secondo trimestre 2013, si conferma in misura significativa nell’edilizia (-440 pari al - 2,2%), nella manifattura (-124 pari al -1,1%), soprattutto tra le imprese artigiane. In calo risultano anche le attività immobiliari (-98 pari a -1,5%), l’agricoltura (-57 pari al -1,1%), le attività di trasporto e magazzinaggio (-48 pari al -2,0%), le altre attività dei servizi (-15 pari al -0,4%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (-21 pari a -0,6%).

Aumentano le imprese attive nel commercio (133 corrispondenti al +0,7%), nei servizi di alloggio e ristorazione (+96 pari al +1,7%), nelle attività finanziarie e assicurative (+75, pari al +3,7%), nei servizi alle imprese (+99, +4,6%) e nei servizi collettivi (istruzione e sanità) e di intrattenimento.

Le aperture di procedure concorsuali sono state 382 rispetto alle 398 registrate nel secondo trimestre 2013. Rispetto al corrispondente periodo di un anno fa le procedure diminuiscono nel manifatturiero, aumentano nelle costruzioni e nel commercio.

Per quanto riguarda gli ambiti territoriali della provincia, la variazione tendenziale dello stock di imprese attive è positiva nella zona di Dalmine e nulla nell’area intorno al capoluogo; in tutti i restanti ambiti il dato è negativo.

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