Quote latte, novità dall’Ue sulle multe
Via a rateizzazione senza interessi

Novità dall’Unione europea sulle quote latte. Con la rateizzazione degli interessi delle multe. Ma dalla Regione Lombardia delle richieste specifiche.

«L’annuncio del commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan sulla rateizzazione senza interessi delle multe delle quote latte per l’annualità 2014-2015 è una notizia dal duplice volto: positiva, perché consente agli allevatori di sapere come sarà affrontato il problema della sovrapproduzione, negativa perché significa che, anche nell’ultimo anno di applicazione di un regime inutile, il sistema deve rispondere di errori programmatici, che evidenziano il fallimento non solo delle quote, ma anche del famoso atterraggio morbido, che avrebbe dovuto accompagnare alla liberalizzazione, sostenendo la produzione e favorendo i produttori». Lo afferma l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, che ribadisce: «Quello delle quote è stato un sistema delirante».

Ora le parole del commissario Hogan - commenta ancora Fava -«mettono nell’angolo la boutade di qualche collega assessore, che aveva suggerito di aumentare le compensazioni al 20 per cento e di innalzare il tenore di grasso nel latte per rivedere al ribasso i quantitativi prodotti».

In fin dei conti, dichiara Fava, «l’Ue ha fatto il minimo che osservatori un po’ avveduti si attendevano, ma il dato preoccupante riguarda le multe latte anche per il 2014/2015, aggravate da un contesto economico, di esposizione delle aziende agricole e di prezzo del latte che è fra i più bassi degli ultimi 30 anni. Mi verrebbe da dire che ancora una volta piove sul bagnato».

Meglio di niente il fatto che le multe possano essere pagate a rate e senza interessi: «Il contrario sarebbe stato ingiusto - sottolinea l’assessore - un colpo di spugna nei confronti di chi ha affittato in questi mesi le quote, figlie comunque di un grave errore del passato, che ha pesato per 30 anni sulla zootecnia europea, ma soprattutto del nostro Nord».

L’assessore lombardo Fava riconosce comunque la novità, sostanzialmente positiva, raggiunta «anche grazie all’impegno del Governo italiano e di altri Paesi, che sicuramente sarebbe stata salutata con maggior favore dagli allevatori con livelli di prezzo differenti; quest’anno, invece, è tutto più cupo».

In un simile contesto di infrazione per Fava «diventa assolutamente necessario il mantenimento degli impegni da parte del Ministero, ossia che, entro il mese di marzo, il ministro Martina emani il decreto col quale viene modificato lo sciagurato “Pacchetto Latte” varato dall’ex ministro Catania, rendendo obbligatoria la contrattualistica fra le parti, rilanciando l’interprofessione, indicizzando i costi di produzione e assicurando una redditività ai produttori, come da tempo chiediamo».

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