Rossi ai blocchi di partenza
Uve bianche, vendemmia chiusa

È una vendemmia non facile quella in svolgimento sull’arco collinare bergamasco dall’Adda all’Oglio. Le piogge abbondanti, il poco sole, la grandine in alcune zone, hanno messo a dura prova la pazienza dei viticoltori ma anche la loro esperienza, per limitare i danni .

È una vendemmia non facile quella in svolgimento sull’arco collinare bergamasco dall’Adda all’Oglio. Le piogge abbondanti, il poco sole, la grandine in alcune zone, hanno messo a dura prova la pazienza dei viticoltori ma anche la loro esperienza, per limitare i danni e cercare di salvare al meglio una vendemmia anomala, seguendo anche avvisi e consigli diramati per tempo dai tecnici del Consorzio Valcalepio.

La vendemmia delle uve bianche è praticamente terminata, tranne qualche filare di Moscato Giallo che è oggetto di attenzioni in questi giorni.

Il dato certo, per ora, è che si è raccolto in media un 30% di uva in meno.Domenica si comincerà con le uve rosse, prima il Merlot, poi il Franconia, per proseguire ai primi di ottobre – anche sulla base del tempo che farà – con il Cabernet Sauvignon.

Ancora più tardi sarà la vendemmia delle uve del Moscato di Scanzo: il noto vino passito viene fatto surmaturare in vigna sin che sarà possibile, per poi passare all’appassimento in cassette per almeno 21 giorni, prima della spremitura. Anche qui i danni della grandine ci sono stati – in modo pesante in alcune aziende - ma le uve che si sono salvate promettono bene.

Come si presentano i mosti dei vini bianchi? «Il Valcalepio Bianco doc e il Terre del Colleoni doc Incrocio Manzoni - afferma Sergio Cantoni, direttore del Consorzio Tutela Valcalepio - sono decisamente profumati e con una gradazione alcolica leggermente più bassa rispetto agli anni passati. Le differenze sono date da acidità totale maggiore e da un ph più basso, il che fa sì che i vini siano più freschi, più fruttati, ma saranno pronti al consumo più tardi rispetto agli anni precedenti».

Previsioni per i rossi? «Dopo dieci giorni di tempo discreto – osserva Cantoni – la vendemmia fa ben sperare in un provvidenziale recupero. Non saranno di grande struttura ma decisamente gradevoli dal punto di vista del profumo e con acidità totale piuttosto spiccata». Anche per i rossi si prevede una perdita di raccolto tra il 20 e il 30%.

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