Sempre più in cerca di un lavoro
La disoccupazione vola al 7,4%

Se ancora ce ne fosse bisogno, ecco i dati Istat 2013 a certificare ancora una volta la crisi del lavoro. La prima conferma viene dal tasso di disoccupazione. Nel 2013 è salito al 7,4%. Non eravamo abituati a valori di questo tipo. Già sembrava alto il 6,8% dell’anno precedente.

Se ancora ce ne fosse bisogno, ecco i dati Istat 2013 a certificare ancora una volta la crisi del lavoro. E anche se nelle pieghe dei numeri qualche consolazione si può trovare, resta il dato di fondo: il termometro tende più al brutto che al bello.

La prima conferma viene dal tasso di disoccupazione. Nel 2013 è salito al 7,4%. Non eravamo abituati a valori di questo tipo. Già sembrava alto il 6,8% dell’anno precedente. Basti pensare che negli anni pre crisi la Bergamasca della piena occupazione si muoveva attorno a un fisiologico 3%, con un minimo del 2,6% nel 2007.

Per consolarci si possono rilevare due punti a favore del nostro territorio. Il primo si ricava dal confronto con le altre province lombarde: il tasso di disoccupazione a Bergamo è più basso rispetto a tutte le altre aree lombarde. E in terre manifatturiere vicine, il balzo della disoccupazione è stato anche più vistoso: bastino per tutti gli esempi di Brescia, salita dal 6,8% all’8,4%, e di Como, passata dal 6,1% all’8,6%.

A livello nazionale restiamo la tredicesima provincia con il tasso di disoccupazione più basso, dopo che nel 2012 avevamo perso parecchie posizioni, scivolando verso il basso dalla quarta occupata nel 2011.

Bergamo resta inoltre sempre al di sotto della media regionale e nazionale. Il tasso di disoccupazione in Lombardia nell’ultimo trimestre del 2013 si è attestato all’8,7%, mentre a gennaio il dato nazionale è al 12,9%.

Una riflessione a sè merita il capitolo della disoccupazione giovanile. Se non è allarme, poco ci manca. Anche nella Bergamasca sfioriamo ormai il 30% di giovani che cercano un lavoro e non lo trovano. Il tasso di disoccupazione fra i 15 e i 24 anni si è attestato infatti al 29,4%, in crescita di quattro punti e mezzo rispetto al 24,9% del 2012.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo in edicola il 1° marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA