Siccità, atteso lo stato di calamità

In Bergamasca il 60 per cento del fieno di maggio e il 60 per cento di orzo e frumento sono già andati persi

L’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Bergamo, Luigi Pisoni, raccogliendo le istanze del mondo agricolo, ha chiesto al vicepresidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, di farsi portavoce presso il Governo affinché venga dichiarato lo stato di calamità naturale per siccità.

«Il perdurare della gravissima situazione di emergenza – scrive l’assessore Pisoni – causata dal drammatico stato di siccità che continua a mettere a dura prova il lavoro degli operatori agricoli, fa registrare una tensione altissima tra gli imprenditori impossibilitati a compiere le operazioni di irrigazione, indispensabili per salvare i raccolti ed evitare di vanificare il lavoro di un’intera stagione al punto tale da temere una situazione ingovernabile». Vista l’eccezionalità dell’andamento meteorologico e l’elevata portata dei danni subiti dagli imprenditori agricoli, la situazione è di emergenza tale da richiedere l’attivazione di misure straordinarie.

La grave situazione in cui si trovano gli agricoltori bergamaschi viene evidenziata anche dal presidente della Coldiretti, Giuseppe Melocchi. «Le cose non vanno bene – afferma –. In seguito alla prolungata siccità abbiamo perso circa il 60 per cento del fieno di maggio e il 60 per cento di orzo e frumento.

(01/07/03)

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