Stato di agitazione all’Auchan
«Bloccati flessibilità e domeniche»

Si sono svolte lunedì 30 marzo, e continueranno anche martedì, le assemblee dei lavoratori dell’ipermercato Auchan di via Carducci a Bergamo, punto vendita che occupa circa 220 dipendenti.

L’adesione agli incontri con le organizzazioni sindacali ha sfiorato l’85% della totalità dei lavoratori, «segnale inequivocabile di preoccupazione» commentano i sindacati.

Per questo, si legge nel comunicato unitario firmato da Luisella Gagni, Alberto Citerio e Maurizio Regazzoni,rispettivamente per Filcams Cgil, Fisafascat Cisl e Uiltucs Uil, «i lavoratori Auchan ritengono un grave atto lesivo della dignità dei lavoratori, nonché un grosso danno economico, la decisione aziendale di disdire tutti gli accordi e le prassi in essere con il contratto integrativo del 10 ottobre 2007, e ribadiscono che all’interno dell’ipermercato bergamasco c’erano e permangono soluzioni alternative praticabili, già evidenziate in riunioni avute con l’azienda».

Lavoratori e sindacati ritengono che a Auchan Bergamo, «i lavoratori hanno sempre dato segnali di responsabilità, dal momento che già in passato l’azienda ha fatto ricorso a ammortizzatori sociali e flessibilità nei turni e prestazioni domenicali». Preso atto della disdetta unitalerale da parte dell’azienda, «si trovano costretti a proclamare lo stato di agitazione. Da oggi (lunedì, ndr) sono bloccati gli straordinari e la disponibilità a lavoro domenicale, cambio orari e cambio di riposo. Per questo saranno possibili disagi per la clientela».

Il 21 aprile, avvisano i sindacati, si svolgerà a Roma un coordinamento di tutti i delegati Auchan d’Italia per trovare una linea d’azione comune e si prevedono ulteriori iniziative di lotta.

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