Ubi Banca, parte confronto sindacale
3.000 dipendenti in meno entro 2020

Al via la procedura di confronto coi sindacati sull’aggiornamento del piano industriale 2019-2020 di Ubi Banca, frutto dell’incorporazione di Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti.

L’informativa è stata inviata ai sindacati nazionali ieri sera e prevede la chiusura di circa 270 sportelli e la riduzione, rispetto a fine 2016, di circa 3 mila dipendenti, di cui 1.569 nelle ex «good bank».

Stante la concentrazione delle filiali delle banche acquisite nelle regioni del Centro Italia, il gruppo bergamasco intende costituire in tali territori due nuove Macroaree Territoriali (Mat), portando l’assetto complessivo da 5 a 7, con una sede a Bergamo per Bergamo e Lombardia Ovest, a Brescia per Brescia e Nord Est, a Milano per Milano-Emilia Romagna, a Torino per il Nord Ovest, a Jesi per la macroarea Marche-Abruzzo, a Roma per Lazio Toscana e Umbria, a Bari per il Sud. Le Direzioni Territoriali (Dt) passerebbero da 36 a 48.

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