Sfida agli Oscar del vino
Un bergamasco fra le star

Nelle 13 edizioni precedenti dell'Oscar del vino (premio internazionale molto ambito, assegnato annualmente a Roma a vini e protagonisti del vino) non era mai successo che una enoteca orobica fosse inserita tra le prime in Italia.

Nelle 13 edizioni precedenti dell'Oscar del vino (premio internazionale molto ambito, assegnato annualmente a Roma a vini e protagonisti del vino) non era mai successo che una enoteca orobica fosse inserita tra le prime in Italia. È successo quest'anno e a onorare la cultura del vino in Bergamasca non poteva essere che l'«Enoteca al Ponte» di Ponte San Pietro, titolare Luca Castelletti. Figura infatti tra le tre enoteche che hanno ottenuto la nomination per la «migliore enoteca d'Italia». Le altre due sono «Enoteca Bibenda» di Assisi e la «Vinoteca al Chianti» di Impruneta (Firenze). Gli Oscar del vino – che saranno assegnati il 28 maggio all'Hotel Cavalieri Hilton di Roma – sono un'iniziativa della rivista Bibenda (una delle più accreditate nel mondo enologico) e dell'Associazione italiana sommelier. Ai vincitori andrà anche una medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica.

Per gli appassionati di vino, neofiti e no, l'enoteca è un luogo sacro dove la contemplazione, la curiosità e il desiderio prendono spesso il posto dell'acquisto. L'enoteca riflette il carattere e l'anima di chi la gestisce: pronto a donare agli avventori non solo la sua conoscenza e i suoi consigli, ma la passione stessa che è nel suo cuore. L'Oscar del vino per la migliore enoteca è un riconoscimento dei lettori di Bibenda e di una giuria di esperti a chi ha fatto della cultura l'asse portante del proprio locale, andando definitivamente oltre l'idea di un luogo per l'acquisto del vino. Classe 1961 e sommelier professionista dal 1989, Luca Castelletti, consigliere nazionale Ais, è un talent scout del mondo del vino.

Grazie al padre Italo, uno dei primi sommelier d'Italia e primo delegato dell'Associazione italiana sommelier di Bergamo, Luca sin da piccolo ha vissuto il mondo del vino a tutto tondo e oggi, oltre a gestire la fornita enoteca di Ponte San Pietro, importa ed esporta vini, seleziona distillati e prodotti tipici. «Questa nomination – afferma Luca – è il punto di arrivo di un lungo percorso che è cominciato con la drogheria gestita da mia nonna sin dagli Anni '30 per proseguire con la trasformazione in enoteca fatta da mio padre nel 1959. L'attività dell'enoteca si è rivolta sin dalle sue origini alla ricerca di piccole aziende vinicole in grado di produrre vini e distillati di grande qualità. Continuo il lavoro di mio padre con la stessa passione e con la volontà di dare un contributo anche alla conoscenza dei vini bergamaschi».

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