Afflitti da stanchezza in viaggio?
Ecco quanto caffè bisogna bere

In concomitanza con il periodo delle vacanze, l’Institute for Scientific Information on Coffee (Isic) ha messo in evidenza una serie di studi scientifici che dimostrano come il caffè sia in grado di influire positivamente sulle prestazioni mentali e sulla capacità di attenzione di chi viaggia.

L’articolo «Coffee & Travel; Fact or Fiction» sottolinea, infatti, che il consumo di caffè sarebbe associato a una maggiore vigilanza e concentrazione e che, se ben alternato con momenti di riposo, contrasterebbe la stanchezza causata dalla guida su lunghe distanze o su viaggi a lungo raggio.

Un’alta percentuale degli incidenti stradali in Europa, quasi il 20%, sembra essere causata dai lunghi viaggi in macchina, che possono davvero stancare e affaticare i guidatori. La stanchezza, infatti, riduce la lucidità, la concentrazione e altera la prontezza di riflessi. I conducenti affaticati hanno quindi meno probabilità di essere in grado di frenare o sterzare in tempo, al fine di evitare o ridurre un possibile incidente.

Isic segnala che per combattere la stanchezza in viaggio bisognerebbe tenere presenti

le seguenti avvertenze: 1 tazzina di caffè (circa 80 mg di caffeina) migliorerebbe le prestazioni di guida e ridurrebbe la sonnolenza durante la guida in autostrada; nel 2015 uno studio ha rilevato che bere 1-2 tazzine di caffè (circa 150mg caffeina) ridurrebbe i livelli di sonnolenza fino al 25%; 1 tazza di caffè forte (circa 125 ml per circa 200 mg di caffeina) equivarrebbe a un pisolino di 30 minuti, consentendo di evitare la perdita del controllo nella guida notturna senza però alterare il sonno successivo; il caffè migliorerebbe la lucidità e la concentrazione che sono essenziali per una guida sicura e aiuterebbe anche a gestire la sonnolenza di coloro che soffrono di jet lag.

«Rispettare le linee guida della sicurezza stradale rimane l’assoluta priorità», afferma Maurizio Valli, esperto di caffè come pochi, autorevole e autorizzato docente in materia, da sempre affascinato dai chicchi di caffè, dal loro profumo e dall’aroma inconfondibile, titolare del Bugan Coffee Lab di via Quarenghi 32 a Bergamo, un locale a quattro facce che è insieme coffee shop, luogo di degustazione, scuola per appassionati e professionisti, piccola

torrefazione artigianale. «Ma il caffè potrebbe essere un valido aiuto per contribuire a mantenersi vigili durante la guida su lunghe distanze. Per noi comunque qui al Bugan Coffee Lab rimane prima di tutto un grande piacere».

Il Bugan Coffee Lab è una torrefazione artigianale in miniatura (massimo due chili di caffè crudo per volta), piccola proprio perché non è come tutte le altre, che oltre a vendere caffè danno infiniti attrezzi in comodato d’uso o prestiti di denaro. «Il mio concept – afferma Maurizio - si limita solo ed esclusivamente a vendere oro nero a chi crede nella cultura e qualità del caffè. Nella sala di degustazione, professionisti e appassionati, possono assaggiare infinite monorigini di caffè fatte arrivare da mezzo mondo e imparare tecniche di estrazione innovative importate dal nord Europa. Nella scuola di caffetteria si svolgono corsi, personali o collettivi, anche in collaborazione con Cescot Bergamo. Qui si potrà acquistare tutto il materiale necessario per diventare un barista perfetto».

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