Dipendenza dall’acol
In crescita chi chiede aiuto

Sempre più persone con problemi di alcolismo scelgono di rivolgersi ai centri pubblici e privati per l’alcoldipendenza in tutta Italia. Nel 2012 i nuovi utenti presi in carico nei centri sono stati 20.983, rispetto ai 16.586 del 2011 e ai 13.711 del 2010.

Sempre più persone con problemi di alcolismo scelgono di rivolgersi ai centri pubblici e privati per l’alcoldipendenza in tutta Italia. Nel 2012 i nuovi utenti presi in carico nei centri sono stati 20.983, rispetto ai 16.586 del 2011 e ai 13.711 del 2010. E’ quanto emerge dal rapporto annuale del ministero della Salute sulla rilevazione delle attività nel settore dell’alcoldipendenza.

Complessivamente le persone prese in carico, considerando chi era già stato assistito negli anni precedenti o è rientrato nel corso dell’anno dopo aver sospeso un trattamento precedente, ammontano a 71.111 e la graduatoria vede le regioni del nord ai primi posti, in particolare Lombardia e Veneto che hanno avuto il numero in assoluto più̀ elevato di utenti nei centri per l’alcoldipendenza (rispettivamente, 11.433 e 9.776).

Uomo, tra i 40 e i 50 anni, che vive prevalentemente al Nord e fa abuso per lo più di vino: questo il profilo-tipo dell’italiano con problemi di alcolismo che chiede aiuto ma, tra i nuovi utenti dei centri pubblici e privati e dei gruppi di lavoro per curare l’alcoldipendenza, l’età media si sta tendenzialmente abbassando. Se infatti a prevalere sono ancora gli over 40, gli under 30 rappresentano ora il 13,8% del totale (erano il 7,3% tra gli utenti già presi in carico). Per quanto riguarda le bevande alcoliche ’abusatè, il rapporto evidenzia come nel 2012 il primato sia da attribuire al vino (62,8%), seguito dalla birra (21,2%), dai superalcolici (8,6%) e dagli aperitivi, amari e digestivi (3,6%).

Il vino risulta utilizzato in genere più frequentemente al nord mentre il sud sembra caratterizzarsi per un maggior uso oltre che di birra (tutte le regioni, ad eccezione della Campania, presentano valori superiori alla media) anche di superalcolici (il 26,1% in Puglia).

Infine, nel rapporto si sottolinea come in alcuni casi al problema dell’alcolismo possono associarne altri, come il contestuale utilizzo di droghe e sostanze psicotrope, riferito da 6.406 persone, o l’uso improprio di farmaci, che ne viste invece coinvolte 2611.

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