Un «atomo d’oro»
per sconfiggere l’HIV

Potrebbe essere un atomo d’oro «l’ingrediente segreto» che sconfigge il virus Hiv stanandolo dai «nascondigli» nel corpo umano. A verificare l’efficacia di un farmaco che ha al suo interno questo elemento, messo a punto e brevettato dall’Istituto Superiore di Sanità, saranno gli Usa.

Potrebbe essere un atomo d’oro «l’ingrediente segreto» che sconfigge il virus Hiv stanandolo dai «nascondigli» nel corpo umano. A verificare l’efficacia di un farmaco che ha al suo interno questo elemento, messo a punto e brevettato dall’Istituto Superiore di Sanità, sarà la sperimentazione annunciata dal sito ufficiale delle autorità statunitensi Clinicaltrials.gov, che prenderà il via ufficialmente all’inizio del prossimo anno. La sperimentazione si terrà negli Usa, a seguito di un accordo siglato tra l’Iss e il Vaccine and Gene Therapy Institute di Miami. Il farmaco si chiama auranofin, una molecola che contiene appunto un atomo di oro, già utilizzata nell’artrite reumatoide e proposta dai ricercatori guidati da Andrea Savarino.

«Al momento - spiega il comunicato dell’Istituto - il virus può esser tenuto a bada dalle terapie antiretrovirali, ma il virus stesso non scompare e persiste nascosto nei cosiddetti serbatoi virali. La terapia proposta da Savarino e dai suoi colleghi, che ha già indotto una guarigione in uno studio pre-clinico sui macachi, vorrebbe invece colpire il virus proprio in questi serbatoi, facilitandone l’eliminazione» Il trial prevede di arruolare fino a trenta pazienti, che saranno trattati con il farmaco sperimentale in associazione alle normali terapie antiretrovirali per dodici settimane. La sperimentazione, di fase I/II, sarà volta a stabilire sia la tollerabilità di auranofin in combinazione con i farmaci antiretrovirali, sia la sua efficacia sui serbatoi virali.

L’arruolamento inizierà nel gennaio 2015 e la sperimentazione sarà co-diretta da Patrick Yeramian del Vaccine and Gene Therapy Institute e da Margaret Fischl, che negli anni Ottanta dimostrò l’efficacia clinica del primo farmaco antiretrovirale, l’AZT.

L’annuncio arriva a poche ore dall’apertura della Conferenza Internazionale sull’Aids a Melbourne, prevista per il 20 luglio, funestata dalla morte di 108 delegati che erano a bordo dell’aereo abbattuto in Ucraina. Tra gli ospiti attesi, oltre alle «star» della lotta all’Aids come Bill Clinton e Bob Geldof, ci saranno anche i principali ricercatori nel campo, da Anthony Fauci a Françoise Barré-Sinoussi, che ha vinto il Nobel proprio per la scoperta del virus. Tra i temi in agenda uno dei principali sarà l’accesso ai farmaci, che sfocerà in una dichiarazione firmata dai delegati in cui si chiede lo stop alle discriminazioni per l’accesso alla diagnosi e alle terapie

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