Trussardi chiude la Fashion Week

dialogando tra fisicità e vestito

Atletismo. La ricerca di un ideale olimpico che crea un nuovo dialogo tra fisicità e vestito. Gaia Trussardi lavora intorno al corpo, sempre palpabile, teso, flessuoso, per la primavera/estate 2015 di Trussardi.

Atletismo. La ricerca di un ideale olimpico che crea un nuovo dialogo tra fisicità e vestito. Gaia Trussardi lavora intorno al corpo, sempre palpabile, teso, flessuoso, per la primavera/estate 2015 di Trussardi, in passerella nel pomeriggio di domenica 2 1 settembre, ultimo giorno della Settimana della moda milanese.

Rifiutando la cultura contemporanea della virtualità assoluta, la disconnessione tra mente e fisico, guarda all’eleganza senza tempo degli sportivi e immagina una figura di donna dinamica quanto sofisticata. Il gusto agonistico e la ricerca del lusso autentico si uniscono in una collezione che riafferma i tratti salienti del dna Trussardi: savoir faire, sperimentazione, contemporaneità. La pelle è protagonista. Il tono è grafico, netto, pulito: libertà dagli eccessi come rifiuto della lentezza, anche in guardaroba.

La silhouette è scattante. Top débardeur, tute, minigonne e shorts reinterpretano pezzi del repertorio sportivo. Si mescolano a soprabiti di suede traforato e spolverini impalpabili, creando inedite contrapposizioni. Gli abiti di pelle hanno scolli a v e maniche a calotta che enfatizzano l’anatomia, mentre grafismi olimpionici creano linee energetiche che percorrono l’intero guardaroba, dinamizzandolo.

I capi iconici di Trussardi - il biker e il bomber, la tuta e il suit - sono riletti in chiave agonistica, trasfigurati dall’uso di pellami preziosi e tagli che mettono in evidenza il corpo. I pantaloni sono aderenti oppure a vita alta, con pince che lasciano intuire il movimento. I suit maschili di jersey tecnico hanno un aplomb competitivo, le piccole tute in maglia ricordano costumi da bagno vintage mentre il lurex, declinato in giochi di righe, è protagonista sulla tuta da sera. Ricorre, incisivo e imprescindibile, il jeans.


L’essenzialità agonistica del disegno è corroborata dalla tattilità viva dei materiali: cotoni dalle trame evidenti, jersey, denim e poi suede traforato, nappa, struzzo, elaphe. La palette dei colori è concentrata e classica, con rotture inattese: bianco, blu denim, cuoio e poi note di pistacchio e bordeaux e flash di lurex.

L’idea di lusso scattante e senza tempo prosegue nelle borse: piccoli case, valigie e bugatti dal disegno pulito realizzate in cocco o cuoio traforato. La nuova Cacciatora reinterpreta in chiave design un classico di Trussardi, trasformando la lavorazione a costola, espressione di altissima artigianalità, in motivo caratterizzante. Scarpe bianche di pelle traforata con il tacco di legno e sandali di ispirazione balneare punteggiano l’immagine con un segno grafico.

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