Più terreno, Petagna
merita la maglia azzurra

Tre a zero al Pescara, la scoppola di San Siro subito archiviata, la stessa Inter riagganciata (a 55 punti, record dell’Atalanta in serie A), il Milan riscavalcato (e di nuovo a -2), accorciate le distanze dalla Lazio (che è a +2): in soldoni gli uomini di Gasperini rientrano in zona Europa, sesti solo per via della differenza reti a favore dell’Inter che è quinta pur avendo gli stessi punti.

Battendo il derelitto Pescara, veramente di una categoria inferiore, l’Atalanta ha fatto il proprio dovere. E si è permessa di lasciare un po’ sulle spine il suo allenatore e il suo pubblico, arrotondando le marcature solo nel finale dopo aver indirizzato la partita con la rete segnata nel primo quarto d’ora.

L’altra nota lieta è che Gomez, aprendo e chiudendo le danze nella porta di Bizzarri, ha raggiunto la doppia cifra, 11 gol. Questa è la stagione della sua consacrazione a Bergamo e il traguardo delle marcature ne è la logica conseguenza. Traguardo volante, dal momento che mancano ancora nove giornate e il Papu ci regalerà altre soddisfazioni. Contenti anche per Grassi, che ha colto l’opportunità di giocare dal primo minuto coronando la sua prestazione con la prima rete stagionale. Non è stata la giornata del furore – l’Atalanta ha vinto bene, però senza assediare la «Croce Rossa» – ma della curiosità per le seconde linee: in campo – a causa della squalifica di Kurtic e dei forfait di Berisha e Conti e con Kessie in panchina, entrato solo nella ripresa – c’erano anche il portiere Gollini e Hateboer, entrambi al debutto, e Cristante.

Quasi inoperoso, ma pronto quando è stato chiamato a intervenire, il giovane portiere, da rivedere l’ex Pescara, una piacevole sorpresa l’olandese, autore dell’assist a Gomez per il primo gol. Oscar della sfortuna a Paloschi, entrato nel finale: il suo tiro rabbioso si è stampato sulla traversa. Ora godiamoci Spinazzola e Petagna in Nazionale. Per l’attaccante un premio inatteso ma meritato: gli si rimprovera che segna poco, ieri è uscito col broncio ma chi sa di calcio, e un ct ne sa tantissimo, capisce quanto sia utile il suo lavoro per la squadra. Per i club c’è la sosta, servirà a recuperare gli infortunati e riordinare le idee in vista dello sprint finale. Si ripartirà da buona posizione e in casa del Genoa: non è una piazza facile ma l’Atalanta è più forte e motivatissima dall’Europa.

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