Un brutto regalo
Rimediare subito

Ragazzi, così proprio no. Un primo tempo da manuale, anche se forse – come ha sottolineato Cristante rientrando negli spogliatoi per il quarto d’ora di riposo – è mancato quel pizzico di cinismo che serviva per chiudere la partita, viste le numerose occasioni da gol. Poi il crollo nella ripresa, quasi inspiegabile. Tre sberle subite in appena tredici minuti. Non sembrava neppure l’Atalanta la squadra trafitta come il burro da Zapata, Caprari e Linetty.

Nerazzurri più lenti, deconcentrati, quindi poco lucidi e imprecisi. Quanto è bastato per ridare coraggio alla Sampdoria che una rete dopo l’altra si è galvanizzata e Berisha ci ha messo una pezza per evitare un passivo ancora più pesante, che l’Atalanta non avrebbe comunque meritato, almeno per quanto mostrato nei primi 45 minuti.

Sconfitte come queste – da dottor Jekyll e mister Hyde – capitano nelle migliori famiglie (ne sanno qualcosa i campioni d’Italia della Juve, recidivi in materia). Metteteci pure che Gasperini ha ritrovato qualche giocatore solo negli ultimi giorni che precedevano la trasferta per via delle nazionali, ma non attacchiamoci all’alibi di Gomez tenuto in panchina perché il primo tempo aveva stupito proprio per la capacità dell’Atalanta di mettere in serissima difficoltà i blucerchiati pur senza la spinta e l’inventiva del proprio genio della lampada. Aggiungiamo che gli avversari non erano dei brocchi, vista la classifica superiore che già vantavano prima del fischio d’inizio, e al rientro in campo hanno da parte loro aggiustato i meccanismi di quel gioco che tanti applausi aveva già raccolto. Tutte queste ragioni non spengono la delusione cocente. Nel momento sbagliato. Bel modo di festeggiare i 110 anni che la società compirà domani: un regalo al contrario... Bel modo di ripartire dopo due settimane di pausa e a pochi giorni dalla delicata sfida di Europa League con l’Apollon Limassol, giovedì a Reggio Emilia. E non si faccia l’errore di pensare a una facile rivincita in campionato, domenica prossima, in casa con il Bologna: la squadra del bergamasco Donadoni corre come la Samp (14 punti!), non è quella che faticava la scorsa stagione, mentre i nerazzurri sono scivolati nella parte destra della classifica. Dove si sta scomodi, ora che non si è più abituati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA